No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20170626

Bruxelles (Belgio) - Giugno 2017 (2)

Mercoledì 14 giugno
Il ritrovo è per le 7,15 davanti all'hotel per il taxi. Ci sto dentro anche per la colazione. Il traffico di Bruxelles è abbordabile a quell'ora, anche se il tassista Marc ci mette del suo con una guida frizzante e corsie preferenziali non proprio ortodosse (binari del tram), ma evidentemente concesse. Identificazione all'ingresso, ed eccoci nella sala che ci ospiterà per due giorni consecutivi. Si ripassa, si ultimano i preparativi (cancelleria, cartoncini colorati, stampe da distribuire per le attività di giornata), e si attendono i partecipanti, che cominciano ad arrivare dalle 8,15. Con un leggero ritardo, come previsto da JL, si parte. Il gruppo è formato da parecchie persone che si conoscono, persone che conosco, della Business Unit per cui lavoro (al 90%; un altro 10% lo dedico ad un'altra BU), e qualche altra persona che viene da altre realtà, ma si integrano piuttosto bene durante la giornata. Ognuno fa la sua parte, mi "nascondo" un po' sulle letture delle slide teoriche, che lascio al collega J, che le accetta di buon grado, ma mi sento molto più sicuro e sciolto della prima volta. Temo sempre le fatidiche domande da parte dei partecipanti quando partono i workshop, ma me la cavo tutto sommato bene. Arriva l'ora del pranzo, e passa il pomeriggio, con l'aiuto di M recuperiamo il ritardo, tagliamo qualcosa, e alle 17,30 abbiamo terminato la prima giornata. Si attendono i taxi per il ritorno nei vari hotel, e per le 19,30 c'è l'invito a cena per tutti, classica tappa al Meat Me, che ormai conosco come le mie tasche. Rientrati in hotel ci diamo l'appuntamento per una birra prima di cena, il ristorante è a 30 metri. Mi fanno malissimo i piedi, ho avuto la sventurata idea di portarti le Converse, e chiedo a JL, scherzando, se posso venire a cena con le infradito. Mi risponde serio che non esiste dressing code, ed io prendo la palla al balzo, salgo in camera, mi cambio e mi metto le infradito. Ci facciamo questa birra, e ci spostiamo al ristorante; pian piano arrivando gli altri, purtroppo non tutti. Durante la cena stupisco la giovanissima collega inglese Sophie, già conosciuta via email e telefono, con la mia conoscenza di serie tv, anche inglesi. Tutti parlano con tutti, si ride e si scherza. Ottima interazione anche fuori. Alla fine ci si augura la buonanotte e appuntamento a domattina.

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