No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160719

Bruxelles (Belgio) - Luglio 2016 (1)

Ripensandoci, mi stupisco ancora di quanto, andando avanti, i miei suggerimenti, la mia voce in generale, sia ascoltata in sede decisionale, lavorativamente parlando.
Stavolta, andiamo a Bruxelles all'headquarter per un corso di formazione da me voluto e perseguito, per me e per tre delle persone della mia squadra. In realtà, solo due appartengono alla mia squadra, il terzo è un ragazzo che lavora con la logistica ma che non appartiene propriamente alla mia squadra. Ci siamo accorti che non abbiamo sufficiente preparazione nella gestione informatica della flotta degli iso-container. Da noi così comunemente chiamati, a regola dovremmo chiamarli tank container, container standardizzati a livello di misure, adatti al carico di liquidi o gas; il suffisso iso viene dall'Organizzazione internazionale per la normazione, e viene dal greco isos, che significa "uguale". Quindi, dopo richiesta, è stato organizzato un corso di una giornata, al quale parteciperanno altri nostri colleghi di Bruxelles e tedeschi, segno evidente che non solo noi, in Italia, ne avevamo bisogno. Come dicevo, però, tutto è partito da una mia richiesta.
Mercoledì 6 luglio
Giornata di lavoro normale, verso le 16 si parte per l'aeroporto di Pisa. Siamo io, L., F. e M. Parcheggio solito già prenotato, alle 17 siamo all'aeroporto. Controlli, gate, caffè e beveraggi, attesa, imbarco, volo. Si arriva alle 21, con una certa fame, all'aeroporto ormai per me familiare di Charleroi Bruxelles South, e neppure il chiosco di frites, giusto all'esterno dell'aeroporto, è aperto. Quindi, scendo per ritirare i documenti dell'auto a noleggio (e, per l'ennesima volta, trovo una ragazza che parla italiano), risalgo dove gli altri tre mi attendono, prendiamo la navetta che porta dalla parte opposta della pista, ritiriamo l'auto (una bella Volvo), e ci mettiamo in strada puntando al primo autogrill per la cena. La sorpresa, dopo una ventina di km, è che il ristorante dell'autogrill chiude alle 21, e noi siamo in ritardo. Facciamo quindi spesa al minimarket dove si trova la cassa delle pompe di benzina, e ci facciamo un simpatico picnic all'aperto, ai tavoli esterni dell'autogrill. Qua sotto, le prove.

Proseguiamo verso Vilvoorde, come ormai sapete, il mio sobborgo preferito di BXL, dove stavolta ho prenotato all'hotel Campanile. Arriviamo verso le 23, e pur essendoci davanti, ci necessitano alcuni minuti per capire come entrare nel parcheggio. Check in, ognuno nella sua stanza e appuntamento al mattino dopo.
Passo un'ora buona al pc, smazzando la posta del giorno e facendo alcune modifiche dell'ultim'ora. Notte.

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