No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160615

Savage Season

Hap and Leonard - Sviluppato da Jim Mickle e Nick Damici - Stagione 1 (6 episodi; Sundance Channel) - 2016

LaBorde, Texas. Anni '80. Hap e Leonard sono due quarantenni, amici da molto tempo, e adesso stanno passando un brutto periodo: non hanno un soldo, e neppure un lavoro. 
Potrebbero sembrare due redneck sudisti, ma non lo sono, almeno non del tutto. Hap è stato in carcere perché si è rifiutato di partire per il Vietnam (complice la sua ex moglie), è un progressista e non ama particolarmente la violenza e le armi (anche se sa usare entrambe). Leonard, al contrario, è un repubblicano, ma è nero ed è gay. Potrebbe sembrare l'esatto opposto di Hap, ma è l'unico amico che ha.
Irrompe sulla scena Trudy, l'ex moglie di Hap, da lui mai dimenticata e per la quale ha ancora un debole, e li coinvolge nella ricerca di un auto affondata in un fiume, in un punto che Hap conosce benissimo. Dentro l'auto, pare ci sia mezzo milione di dollari, frutto di una rapina in banca di anni prima. Trudy è coinvolta con un gruppetto di militanti della sinistra radicale, capitanati da Howard, il suo attuale amante; il gruppo vuole usare quei soldi per finanziare il loro movimento. Hap e Leonard vorrebbero solo poter pagare le bollette.

Arriva sul piccolo schermo anche una serie tratta dai romanzi di Joe R. Lansdale, e naturalmente sono Hap e Leonard che diventano fiction, che altro? La prima stagione è tratta dal primo romanzo della serie di libri, Savage Season (in Italia Una stagione selvaggia). Com'è andata, vi chiederete voi se ancora non l'avete vista? La mia risposta è "così così". Il mio pensiero potrebbe essere racchiuso in questa recensione di Maureen Ryan su Variety.com, ma cercherò di elaborare qualche concetto anche per conto mio, o per lo meno, vi dirò quelli a cui avevo pensato anch'io prima di leggere questa recensione.
Justified è, giustamente a mio giudizio, la pietra di paragone. E, al suo confronto, Hap and Leonard perde su tutti i fronti, nonostante il cast potrebbe far pensare il contrario. L'alchimia tra Williams (qui Leonard, per noi appassionati rimarrà sempre Omar Little di The Wire, seppure a mio parere abbia dato grandi prove anche in Boardwalk Empire e in 12 Years a Slave) e Purefoy (Hap) non è mai altissima (sempre secondo me, per colpa di quest'ultimo), i dialoghi non sono spettacolari (come, al contrario, erano quelli di Justified), la sceneggiatura va a rilento fino all'ingresso in scena dello scoppiettante duo Angel e Soldier. La serie non è ancora stata rinnovata per una seconda stagione, ma pare abbia buone possibilità: cambierà lo showrunner. Nel caso, vedremo se sarà una svolta.

Here comes to the small screen, a series about the novels Joe R. Lansdale, and of course, are Hap and Leonard that become fiction, what else? The first season is taken (correctly) from the first novel in the series of books, Savage Season. How was it, you are been asking yourself, if you have not already seen? My answer is "so-so." My thought could be represented from this review Maureen Ryan of Variety.com, but I will try to elaborate some concepts also on my own, or at least, I will tell you those that had thought also before reading this review.

"Justified" is, rightly in my opinion, the touchstone. And, compared to him, Hap and Leonard loses on all fronts, despite the cast might suggest the opposite. The chemistry between Williams (here Leonard, for us fans he will always Omar Little, from "The Wire", although in my opinion has given great trials also in "Boardwalk Empire" and in "12 Years a Slave") and Purefoy (Hap) is never very high (always in my opinion, because of the latter), the dialogues are not spectacular (as, on the contrary, were those of "Justified"), the plot is too slow until the entrance on scene of the crackling duo Angel and Soldier. The series has not yet been renewed for a second season, but seems to have a good chance: will change the showrunner. In the event, we will see if it will be a breakthrough.

Nessun commento: