No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20151006

Breakfast of Champions

Ray Donovan - di Ann Biderman - Stagione 3 (12 episodi; Showtime) - 2015

Ezra viene visitato sul letto di morte da padre Thomas Romero; mentre Ezra lo vuole fuori dalla sua stanza, Romero gli fa domande sul corpo del prete (ucciso dai fratelli Donovan) morto. La moglie di Ezra scaccia Romero e chiama Ray con urgenza, ma Ray non risponde, e poco dopo, Ezra muore. Ray salva un ennesimo cliente da un ennesimo scandalo sessuale, e si dirige in un bar qualunque ad ubriacarsi. Abby lo chiama per dargli la notizia della morte di Ezra, e lui si consola facendo sesso con una sconosciuta conosciuta in quel bar dove è capitato per caso.

Mickey fa da babysitter alla figlia di Ginger, una prostituta che vive in un appartamento del suo complesso. A Mickey non piace il protettore di Ginger, che gironzola ovviamente sempre lì intorno; dopo aver tentato di convincerlo a cambiare i suoi "modi di gestione", o a portare i suoi affari lontano da lì, ottenendo solo derisione, riesce a drogarlo e a farlo affogare nella piscina del complesso di appartamenti.
Ray viene convocato da Andrew Finney, un imprenditore ricco in maniera quasi offensiva, e dopo aver rifiutato diverse convocazioni, si presenta. Finney è alle prese con un rapimento del figlio, e Ray capisce da subito che è una messa in scena per spillare un po' di soldi al magnate. Finney rimane impressionato dalla "prestazione" di Ray.
Bunchy cerca di dirigere la palestra mentre Terry è in prigione. Abby si ferma per un bicchiere e lo aiuta a "tirare fuori i coglioni". Poi, sempre Abby si reca a prendere Bridget a scuola, e Bridget, ancora arrabbiata con la madre, si rifiuta di farsi accompagnare da lei, rendendosi conto che la madre ha bevuto. Sulla via del ritorno, Abby si ferma per salvare un enorme cane che sembra smarrito, e lo porta a casa. Padre Romero convince un poliziotto a dargli la scatola contenente le prove relative al defunto padre Danny.

Ecco, adesso che so che Showtime ha rinnovato Ray Donovan anche per una quarta stagione, mi sento più tranquillo. La serie più politicamente scorretta della televisione è tornata, e pure a questo giro mi ha fatto stare bene.
Un po' di nuovi personaggi, alcuni veramente spassosi (i Minassian, capitanati dalla grandissima Grace Zabriskie), altri inquietanti (Andrew Finney interpretato da Ian McShane, e la figlia Paige, impersonata da una Katie Holmes con un tremendo apparecchio dentale*), il solito Jon Voight nella parte di Mickey Donovan, che ogni volta che appare sullo schermo ti fa venire voglia di prenderlo a cazzotti, e la solita serie di complicazioni, sensate o no, che un personaggio del genere porta e apporta. Una serie, come già detto ampiamente in passato, da seguire senza farsi domande.

*Ho scritto il passaggio dell'apparecchio come se fossi normale. In realtà non lo sono: l'apparecchio ai denti è una delle mie perversioni sessuali.

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