No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150609

Ostaggi americani

Hostages - sviluppata da Alon Aranya e Jeffrey Nachmanoff - Stagione 1 (15 episodi; CBS) - 2013/2014

USA, Washington D.C. La dottoressa Ellen Sanders è un'eccellente chirurgo. E' sposata con Brian, proprietario di una grande agenzia immobiliare, con cui ha due figli, Morgan, la figlia più grande, e Jake, di poco più piccolo. Per un'operazione di maquillage politico, viene scelta per operare nientemeno che il Presidente degli Stati Uniti d'America; operazione non troppo complicata, ma che ovviamente diventa un cosiddetto affare di Stato.
Il giorno precedente all'operazione, l'intera famiglia Sanders viene presa in ostaggio da un commando guidato da un agente dell'FBI, Duncan Carlisle, tra l'altro mica un agente qualsiasi, uno proprio cazzuto. Cosa vogliono Duncan e i suoi? Vogliono che la dottoressa Sanders, tramite un preparato da piazzare sul suo bisturi durante l'operazione, uccida il Presidente. Il perché, non è ben chiaro.
Lo scopriremo con il passare degli episodi, così come scopriremo ogni segreto della famiglia Sanders.

Come annunciato, vi do qualche commento su questa serie tv che è durata (per fortuna) solo una stagione, e che, nonostante fosse basata su Bnei Aruba, la serie omonima israeliana, è andata in onda addirittura prima della prima della serie israeliana.
Hostages US, chiamiamola così, è una delle poche serie che mi sia capitato di vedere, che si avvicinano alla definizione fantozziana di cagata pazzesca. Per spiegarmi meglio, l'ho vista solo perché stavo cercando disperatamente di trovare tutti gli episodi di Bnei Aruba, e per lungo tempo ho trovato solo quelli di Hostages US
E' molto strano. La storia è quasi identica, solo americanizzata. Il cast, però, è quasi completamente sbagliato; questo genera una spirale viziosa, che porta un'attrice straordinaria come Toni Collette (Ellen Sanders) a diventare, per questa serie, una cagna maledetta (definizione presa in prestito da Boris). Si stenta a riconoscere la favolosa attrice che ha dato anima e corpo a Tara Gregson (United States of Tara), a Sheryl Hoover (Little Miss Sunshine), o a Muriel Heslop (Muriel's Wedding, in Italia Le nozze di Muriel).
Poi, le ragioni di Duncan si svelano troppo presto, e, in generale, i personaggi sono ingessati, non c'è dinamismo, non c'è empatia, non si genera suspense, la serie è piatta in maniera incredibile, chissà, forse anche per la voglia degli autori di dilungarsi per ben 15 episodi.
So che probabilmente non ci avete mai pensato, ma vi sconsiglio decisamente di provare a vedere questa serie.

2 commenti:

Maripa ha detto...

allora meno male che non l'ho vista!!!!

jumbolo ha detto...

eccerto!