No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150508

Vorrei essere stato qui

Wish I Was Here - di Zach Braff (2014)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

Los Angeles. Aidan Bloom ha 35 anni, e sta perseguendo con forza il suo sogno di diventare un attore famoso. Ha una bella moglie, Sarah, bloccata da un lavoro noioso (ma che porta il pane in tavola), e due figli, Tucker e Grace. Nonostante il lavoro della moglie, i continui fallimenti di Aidan come attore creano una situazione non confortevole: non ci sono più soldi per mantenere Tucker e Grace alla scuola ebraica ortodossa che hanno sempre frequentato. Anzi, i soldi non ci sono da un po': i ragazzi vanno a scuola con i soldi di Gabe, il padre di Aidan (che ha insistito per quella scuola).
Gabe rivela che ha un cancro, e che ha deciso di investire tutti i suoi soldi in una nuova cura a base di cellule staminali. I ragazzi devono abbandonare la scuola. Dopo questo passaggio critico, Gabe decide di non dare più nemmeno un centesimo a suo figlio e alla sua famiglia: la scelta di Aidan è di fare l'attore, deve finalmente pensare lui a mantenere la sua famiglia. Sarah decide di appoggiare Aidan fino in fondo, e propone che sia proprio Aidan a fare scuola ai figli, a casa. Aidan comincia a farlo, e scopre una parte di sé che non aveva mai considerato. Ad un certo punto della storia ci sarà anche un posto per Noah, il fratello di Aidan, che continua a rifiutarsi di vedere il padre, anche in punto di morte, per il suo risentimento verso di lui, che l'ha sempre considerato un buono a nulla.

Non mi era dispiaciuto affatto Garden State, ma dopo aver visto questo Wish I Was Here direi che è meglio se Braff comincia a pensare a cosa vuol fare da grande. Soprattutto perché, leggo, per fare questo film ha perfino lanciato una campagna di crowfunding su Kickstarter. Mi pare che stia raccontando sempre la stessa storia, con forti elementi autobiografici, e dopo un po', hai voglia di raccogliere buoni cast di amici e conoscenti, dopo un po' non funziona più. Così come questo film che definirei filmetto, leggero come un'ostia, che ti fa rimanere con la bocca un po' arricciolata all'insù per poi finire nel dimenticatoio a meno tu non sia uno come me, che deve scrivere su tutto quello che ha visto.
Zach Braff è Aidan, Kate Hudson è Sarah, Joey King (la favolosa Greta della serie Fargo) è Grace, Mandy Patinkin (Saul Berenson in Homeland) è Gabe, Josh Gad (visto moltissimo soprattutto in tv) è Noah, Ashley Greene (Alice Cullen nella saga di Twilight) è Janine. Non potevano mancare Donald Faison (il compare di Braff in Scrubs) nella parte di Anthony, e il grande Jim Parsons (Sheldon di The Big Bang Theory) nei panni di Paul.

1 commento:

Filo ha detto...

A me non era piaciuto neanche Garden State, quindi non penso che mi vedrò questo film.
E dire che lui, in Scrubs, mi piaceva molto. Solo che - come sottolinei tu - non sa ancora cosa fare da grande. Sembra il classico trenta/quarantenne con la sindrome di Peter Pan.
Personalmente questi bambinoni mai cresciuti mi hanno un po' rotto il belino. O lo sai fare in maniera veramente originale e divertente o sennò dopo un po' ci si stufa.