No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20141006

la migrazione del serpente

The Ophidian Trek - Meshuggah (2014)

Non ve ne ho parlato moltissimo, ma la band svedese è da un bel po' di tempo un punto di riferimento nel campo del metal estremo. Provenienti da Umea, cittadina nel nord della Svezia che si affaccia sul golfo di Botnia e "guarda" la vicina Finlandia, che oltre a loro ha dato i natali a Cult of Luna, The (International) Noise Conspiracy e Refused, sono attivi dal 1988, e nell'anno seguente pubblicano il loro primo EP. Esordiscono con un full length nel 1991 su etichetta Nuclear Blast: è Contadictions Collapse, e l'etichetta mi omaggia del promo tape contenente Qualms of Reality e We'll Never See the Day (ve ne parlavo pochi giorni fa). A quel tempo, gli svedesi erano molto più legati al classico thrash metal, ma la competenza tecnica ed, evidentemente, la voglia di fare qualcosa di diverso li ha portati via via a distaccarsi da quel genere specifico, fino a divenire parte di qualcosa di diverso; qualcuno lo chiama onomatopeicamente djent, mette insieme thrash e death metal con generi impensabili una volta quali il progressive rock ed il free jazz, confinando con il math core (gli svedesi sono stati compagni di tour degli indiavolati Dillinger Escape Plan e sicuramente hanno influenzato i Tool). Il suono delle chitarre è distintivo: da Nothing (2002), i due chitarristi dei Meshuggah sono passati da usare chitarre a sette corde a quelle ad otto corde (costruite appositamente), con accordature ribassate (downtuned), e costruiscono l'atmosfera che ormai caratterizza il loro suono componendo riff poliritmici, con piccolissime e spesso appena percettibili variazioni, naturalmente mettendo in pratica la tecnica del palm muting, una roba che pare iper-tecnica ma che ha infuso nuova linfa ed un suono molto più moderno al metal in generale, donandogli maggior potenza durante le ritmiche. La struttura dei pezzi, apparentemente monotonica e spesso ripetitiva, è al contrario complessa, spesso polimetrica e con costruzioni poliritmiche. Non finisce qui: il batterista Tomas Haake è considerato uno dei migliori in circolazione (quantomeno in ambito metal), con uno stile molto tecnico e adatto alle punteggiature necessarie allo stile Meshuggah; ha collaborato a sviluppare un famoso software musicale (Drumkit from Hell), ed è, stranamente, il paroliere di spicco delle liriche della band.

Detto questo, The Ophidian Trek è un film/concerto, uscito in DVD/BluRay il 29 settembre 2014, corredato da 2 CD contenenti tutte le tracce del film (sono 15 in tutto), che mi pare perfetto soprattutto per chi non li conosce per niente. Una scaletta che ripercorre un po' tutta la loro lunga discografia, versioni "al top", intensità massima. Come vi dissi in occasione della recensione del loro oBzen, dovete essere preparati e predisposti, perché l'impegno richiesto, per un genere così, non è poco.



The Ophidian Trek is a DVD/BluRay concert film about swedish band Meshuggah, and I think could satisfy both, die-hard fan of the band, and people who never heard Meshuggah at all, in his life. If you belong at this second category, be careful, because this genre, requests a bunch of efforts. Meshuggah's music could seems monophonic, but in reality it's quite the opposite. They distinguish from many other bands by their use and sound of the two guitars, eight string downtuned, with an extensive use of palm muting. Then, using polyrhythms in polymetered song structures, they creates the Meshuggah sound, without forget the amazing drumming style of Tomas Haake, considered one of the best.

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