No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140630

ancora una volta intorno al sole

Once More 'Round the Sun - Mastodon (2014)

I Mastodon forse non vogliono "rompere il cielo" (Crack the Skye era il titolo del loro quarto disco)*. ma sicuramente vogliono raggiungerlo. E stanno cercando di farlo a modo loro.
Li ho ammirati dall'inizio: li ho sempre visti come una band di certo non noiosa, ma decisamente professionale. Voglio dire, puoi trovare foto divertenti di loro in giro, di sicuro sono dei buoni bevitori, ma non danno l'idea di entrare ed uscire dalle cliniche di disintossicazione. E soprattutto, mi sembrano grandi lavoratori della musica. Dischi ben concepiti, e tanti tanti concerti, non importa se come headliner o come band d'apertura, l'importante è suonare, e portare la propria musica in giro per il mondo.
Un'altra cosa importante, non credo sia loro importato un cazzo a proposito delle critiche e dei fan persi con l'album precedente The Hunter, accusato di essere troppo leggero. Era solo un passaggio, un tassello necessario per arrivare al passaggio successivo, questo nuovo Once More 'Round the Sun, un album che sembra miscelare Black Sabbath e Journey, se capite cosa voglio dire.
Prendete ad esempio la canzone The Motherload, un piccolo capolavoro, cinque minuti di emozionante metal, denso, pieno di buone vibrazioni e di ottima tecnica, armonie e melodie fuse con una durezza inattaccabile, neppure da quelli che consideravano The Hunter una merda. Tutto il resto è duro lavoro e variazioni sullo stesso tema, cercando uno stile inconfondibile (già trovato, del resto), e rispetto per i mostri sacri del passato.
Certamente per merito di Mastodon e band come i The Swords, che il metal nella sua accezione classica è riuscito a sopravvivere, e a divenire un genere che praticamente non ha nulla da invidiare agli altri (generi).
Suonatelo forte, e non ve ne pentirete.



*Sulla scia di qualche post in inglese, questa frase è stata quella che ha fatto scattare la voglia di provare anche con le recensioni, oltre al fatto che sono sempre più convinto del fatto che gli aggettivi superlativi suonino molto meglio nella lingua della Perfida Albione.
Il gioco di parole con "rompere il cielo"/raggiungerlo, in italiano va spiegato, mentre in inglese puoi semplicemente lasciare il titolo del disco e mettere un link alla recensione.
Ad ogni modo, per chi non ha voglia di leggere in inglese, ecco qua. Sempre puntando alla soddisfazione della "clientela"...

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