No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140426

Emirati Arabi Uniti - Aprile 2014 (8)

Non lo nego, sono un po' preoccupato. Nonostante mi piaccia abbronzarmi, mi ci sono abituato col tempo pur avendo una pelle piuttosto bianca, quest'anno son proprio bianco, e prendere le prime ore di sole proprio a Dubai, più o meno al tropico, e con una sabbia naturalmente bianca, mi crea qualche preoccupazione. Nonostante questo, è uno dei motivi per cui sono qui, quindi verso le 11 ci avviamo verso la spiaggia libera di Jumeirah, che è il "quartiere" (lo metto tra virgolette perché effettivamente chiamarlo quartiere è limitante) dove vivono i miei amici. La spiaggia è circoscritta tra due ville di proprietà di membri della famiglia dello sceicco, sorvegliate e vietatissime, ma è ugualmente molto grande. Ci si arriva con l'auto, ed è frequentata da chiunque, locali e non. Il mare non mi è parso per niente male, seppur pieno di piccole meduse. Ci sono già anche gli amici di Volterra, famigliola al completo, e il pomeriggio è piacevole, se non fosse per il fatto che dopo due ore e mezzo sto andando a fuoco. La scoperta (poco sorprendente, a dire la verità) sarà fatta la sera davanti allo specchio: preoccupato della testa e delle spalle, mi sono spalmato crema protettiva sulle spalle, ottenendo così un abbronzatura esattamente contraria a quella del muratore in canottiera. Detto questo, alcune foto che provano a descrivervi quella sensazione sottolineata anche dalla giornalista del Financial Times a proposito della spiaggia di Abu Dhabi, che però a me non è parsa così disturbante, ma solamente particolare, una roba alla quale non siamo di certo abituati (quella di vedere tutto attorno alla spiaggia grattacieli e costruzioni moderniste).
Il portale che vedete in lontananza è quello dell'Atlantis, un parco acquatico di Dubai. In spiaggia si è aperta una discussione sul fatto che avessero fatto crescere o piantato un albero in mezzo al portale, ma è solo un illusione della prospettiva.
Quasi lo stesso scatto della prima foto, ma con lo zoom, giusto per rendere giustizia al Burj Al Arab

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