No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140415

Emirati Arabi Uniti - Aprile 2014 (4)

Quindi, il giovedì diventa una sorta di giornata quasi "casalinga". Credeteci o no, la notte ha piovuto, pure discretamente. Dormo fino a tardi, nel frattempo Chiko è andato al lavoro, le bambine giocano (la scuola è in vacanza, anzi, si aspettano i risultati) e Ale (la moglie di Chiko) rassetta casa. Per l'ora di pranzo Chiko torna a casa, si pranza, e dopo io e lui andiamo all'aeroporto, ufficio Lufthansa, per vedere cosa si può fare. Nell'ufficio, una bionda chiaramente tedesca che nemmeno ci saluta, e ci attende una gentile signora probabilmente indiana, che si attacca al telefono ma ci dice, in pratica, che non può fare niente e che sono io che devo telefonare a Milano. A casa, riesco a contattare la biglietteria Lufthansa di Milano Malpensa, e l'operatore, che inizialmente sembra non capire, mi risolve brillantemente la situazione: partenza confermata da Dubai il 7 per Monaco, Monaco-Pisa per la mattina seguente poco dopo le 11. La notte è a mio carico, vista la tariffa con cui ho comprato il volo. Bene. Mi manda una email di conferma. Ringrazio. 
Si esce e si va al centro commerciale della zona. Prelevo della moneta locale, le bimbe mi convincono a mangiare un frozen yogurt. Visto che la vecchiaia incombe, non riesco già più a ricordare dove abbiamo mangiato a cena. Ci penseranno Ale e Chiko nei commenti a ricordarmelo.
E' il venerdì che diventa una giornatona. Il weekend musulmano, almeno qua, è venerdì-sabato. Molti però il sabato lavorano, ma il venerdì quasi tutti fanno festa. Si decide di andare ad Abu Dhabi, dove io non sono mai stato. Ci sono quasi 150 chilometri, da Dubai. Ora, come ormai sapete, l'autostrada è a 6 corsie, e il limite è di 120 ma fino a 140 non sei passibile di multa. Di curve ce ne sono poche, ma gli incidenti non sono inusuali, anzi, circolano molte pattuglie pronte a rilevare gli incidenti: se ti accade, finché non interviene la pula non puoi spostare l'auto. Mentre la bimbe non smettono mai di cantare, Chiko mi spiega un po' di cose: dal confine tra l'emirato di Dubai e quello di Abu Dhabi, in realtà quello dove ci sono i soldi veri e il petrolio (tanto ma tanto), cominciano le piante. Lo sceicco ha il pallino della piantumazione contro la desertificazione, tra gli altri pallini (e, nonostante il petrolio e le auto 5mila a benzina e il circuito di F1, si stanno muovendo verso le rinnovabili con tecnologie avanzate, a quanto pare). Quando arriviamo ci dirigiamo verso una parte periferica della città, quella dove si trova il Ferrari World e, appunto, il circuito di F1. Entriamo nel "recinto" del circuito, girando tra le zone circostanti. Il Ferrari è a fianco, e contiene mostre permanenti, una zona usata per i grandi concerti all'aperto (gli amici hanno visto tra gli altri i Rolling Stones, recentemente, e prossimamente ci saranno i Black Sabbath, se rimangono vivi aggiungo io), e delle montagne russe, ovviamente le più grandi del mondo, se non erro. In realtà, questa "parte periferica" non è altro che una delle isole che formano Abu Dhabi, l'isola di Yas. Proseguiamo verso il centro, che, rispetto a Dubai, somiglia più ad una metropoli statunitense. Abu Dhabi (ricordiamolo, la capitale) ha cominciato la sua corsa verso il futuro più tardi di Dubai, ma visti i capitali che circolano, sta recuperando velocemente. Sono in progettazione e ormai in esecuzione, diversi musei enormi, tra i quali uno in collaborazione con il Louvre francese. Si sono messi in testa di diventare anche una capitale culturale. Scommetto che ce la faranno senza problemi.
Andiamo in un centro commerciale in centro, e scusate la ripetizione; giretto per i bagni e poi dritti al ristorante libanese: il pranzo è direi luculliano. Un altro giretto e poi torniamo verso Dubai, ma lo stop alla moschea è d'obbligo. Stiamo parlando della Sheikh Zayed Grand Mosque, voluta dal padre della patria. Per oggi, lascio parlare le immagini.
Questa l'ho voluta fare per inquadrare pure uno degli avveniristici ponti tra le isole, lo vedete "incastonato" tra le colonne, proprio quello che sembra una montagna russa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ale, mercoledi abbiamo mangiato a casa tra di noi,tornati da Fujairah, giovedi abbiamo fatto il BBQ con gli amici.
Le montagne russe non sono le piu grandi ma tra le piu veloci,dovrebbero simulare l'accelerazione di una F1.
ciao

jumbolo ha detto...

perdo i colpi.....