No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140306

Sevilla - Febbraio 2014 (7)

Ecco, oggi è l'ultimo giorno "completo" che passo a Sevilla, ma in realtà, per quello che mi interessava, non mi rimane granché da vedere. Quindi al mattino me la prendo molto comoda, esco passeggiando lentamente e mi dirigo verso la Alameda de Hércules. Un sacco di gente, bella giornata, tanti bambini che giocano, tanti adulti che mangiano, bevono, conversano, seduti a tanti bar che circondano la piazza ellittica. In realtà, questa era la situazione di ieri (domenica), ma oggi è lunedì e c'è poca gente. C'è un cinema proprio nell'angolo, potrebbe essere un'idea ma purtroppo non è quell'unico cinema in città che proietta film in lingua originale con i sottotitoli. In mancanza di meglio potrebbe andare lo stesso, ma oggi è lunedì e il primo spettacolo sarà intorno alle 18. Torno verso la Puerta de Jerez e quindi attraverso tutto il centro, e torno a pranzo alla Surena. Oggi poca gente, mi siedo fuori, ordino della carne e delle patate. Quando è pronto, mi accorgo che la carne è lessa, e a me la carne lessa fa schifo. Provo a mangiarne un morso ma non ce la faccio. La riporto indietro e ordino un'altra cosa, e loro cosa fanno? Non mi fanno pagare. No, ragazzi, dico, questo è troppo. Raggiungiamo un accordo: anziché 6 euro ne pago 3. Straordinario. Mangio lentamente e mi godo il solicchio. Rientro, faccio due chiacchiere, saluto. Attraverso la strada e sono di nuovo nei pressi della Torre del Oro, e salgo su un bus turistico; faccio il giro della città, praticamente già vista, ma va bene così. Passeggio un altro po', cercando il cinema che dà i film in lingua originale, ma niente da fare (a casa scoprirò che ci son passato molto vicino, e che in definitiva non era per niente lontano come immaginavo), la giornata passa così, camminando senza meta. Rientro in hotel, sono stanco (non sono più giovane, non so se lo sapevate, e il mal di schiena non è che passa camminando), mi metto alla tele, leggo un po', non ho voglia di uscire, e alla fine mi concedo un lusso mai concessomi, ma dando un'occhiata ai prezzi, now or never: cena tramite il servizio in camera. Figata. Altra partita alla tele. Riesco a vedere solo il primo tempo.
Il giorno dopo dovrei partire, ma il volo ci sarà nel pomeriggio inoltrato. Colazione, mi preparo con calma, scendo per il check out; nonostante il concierge, che mi era parso distaccato, quasi scontroso, lo stesso del check in, senza neppure che lo debba chiedere mi domanda se parto subito o se mi fa comodo lasciare il bagaglio da loro. Grande. Esco e passeggio, mi rifugio ad ingannare il tempo in uno Starbucks davanti alla cattedrale e ad osservare la gente che passa. Poi mi fermo nella Plaza de San Francisco a mangiare un panino seduto ad uno dei bar che mi paiono più fancy, torno all'hotel, ritiro lo zaino e ringrazio, esco e prendo un taxi (si, si, lo so) per l'aeroporto. Leggo un libro mentre attendo di passare i controlli, e un altro sul volo di ritorno. Alla prossima.
La Torre del Oro

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