No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140312

before there were the sex

The Carrie Diaries - di Amy B. Harris - Stagione 2 (13 episodi; The CW) - 2013/2014

Carrie ha passato l'estate a Manhattan, in casa di Larissa, convivendo con Walt. Nessun contatto né con Sebastian né con Maggie. Ma, alla fine, Carrie e Sebastian si incontrano di nuovo, riaprendo vecchie ferite. In quell'occasione però Carrie, per una serie di sfortunate e fortunate coincidenze, perde la sua amata borsa (meglio, le viene rubata) e conosce Samantha (Jones, si, proprio lei). Il lavoro ad Interview continua, la vita va avanti, Carrie vive momenti di crescita non solo lavorativi. A casa, Dorrit fa capire al padre che non si deve intromettere nella sua vita amorosa, Mouse è fidanzata felicemente con West ma rimane competitiva allo spasimo, riallaccia la sua amicizia con Maggie, ed il padre di Carrie e Dorrit, Tom, si accorge di aver rinunciato alla cosa che amava di più del suo lavoro per dedicarsi alle figlie, che però, ormai, stanno crescendo e divenendo indipendenti.

C'è stata un po' di incertezza sul rinnovo di questa serie, che, come già ebbi a dire nella recensione della prima stagione, è una delle cose migliori uscite da The CW; alla fine l'ha spuntata, e c'è da dire che pure questa stagione non è stata malaccio. Tutto prevedibile, tutto bello, un "mondo" dove si ingigantiscono problemi minimi e dove la vita reale viene filtrata parecchio, ma sempre tenendo conto che il target della rete sono gli adolescenti, introdurre, seppur vagamente, il tema dell'AIDS e della difficoltà del dichiararsi gay, tanto per citare il tema che mi è parso dare personalità alla serie, è già abbastanza, a mio giudizio.
Probabilmente la serie è fin troppo "impegnata" per The CW, anche se sarebbe ridicola su altre reti, e forse, sempre per questa ragione, i suoi dati di audience sono in picchiata, fino alla debacle del season finale. C'è, quindi, la ragionevole possibilità che la parentesi di The Carrie Diaries si concluda qua.
A questo giro vorrei sottolineare la prova interessante di Chloe Bridges nei panni di Donna LaDonna, un personaggio tra l'altro che era partito come secondario ed antipatico, e che si rivela, ancor di più in questa stagione, sorprendente e decisamente importante; la giovanissima (22 anni) e prosperosa attrice, che sicuramente ha nel suo DNA un intreccio di etnie, se la cava egregiamente e spesso ruba la scena alle protagoniste.

Nessun commento: