No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20131217

A Mother's Work

Sons of Anarchy - di Kurt Sutter - Stagione 6 (13 episodi; FX) - 2013

Tira una brutta aria a Charming, e specialmente sul motorcycle club S.A.M.C.R.O. Tara e Clay sono "al gabbio", e Lee Toric, ricordiamolo, il fratello dell'infermiera uccisa da Otto col crocifisso che Tara gli aveva portato, un po' troppo ingenuamente, per pregare, Lee Toric ex U.S.Marshall (di certo senza il fascino di Raylan Givens), Lee Toric che scopriamo non avere tutto sotto controllo, imperversa fuori e dentro il carcere, offrendo patti a Clay, a Tara, a Otto, e perfino alla District Attorney (Procuratore distrettuale) Tyne Patterson (l'indimenticata - da The Shield - CCH Pounder), che subentra nelle indagini in seguito al fattaccio, uno dei tanti ma gravissimo, che sconvolge la faticosa pace che Jax sta cercando di creare con un piano complicatissimo.
Nel frattempo, un sacco di cose si muovono anche all'insaputa di Jax. Tara ha in mente di nominare ugualmente Wendy come eventuale tutrice legale di Abel e Thomas in caso di una sua definitiva incarcerazione, concomitante con un'eventuale dipartita di Jax, ed evitare così che i bambini finiscano sotto la tutela di Gemma. L'IRA non vuole perdere il suo canale di distribuzione per le armi, e, tramite Gaelan, ha in mente di mettere tutto nelle mani di Clay, facendolo evadere. Clay, nonostante enormi problemi in carcere per sopravvivere, e le ripetute offerte di un "soggiorno" migliore in cambio di una confessione che incrimini il club, non vuole mollare, forse resosi conto del male che ha fatto all'MC. Marks ha ancora in sospeso la faccenda di Tig, e tiene Jax sotto ricatto. Bobby sembra stare raccogliendo Sons sparsi per formare un charter di nomads.
Insomma, Jax ha davvero una montagna di grattacapi; la sua "uscita", per cercare di dare una vita migliore all'amata Tara e agli altrettanto adorati figli Abel e Thomas, sembra essere sempre più lontana.

Bene, vi scrivo queste righe giusto qualche decina di minuti dopo aver terminato di guardare l'ultimo, il tredicesimo episodio di questa sesta stagione (intitolato A Mother's Work, appunto), che dovrebbe essere la penultima. L'ho guardato di seguito a quello precedente, You Are My Sunshine, episodi che, come praticamente quasi tutti quelli di quest'anno, hanno una durata di oltre un'ora (l'ultimo addirittura un'ora e venti minuti).
Mi rimangio tutto quello che ho detto su questa stagione. Per intero, e senza nemmeno un poco d'olio. E lo dico apertamente: Kurt Sutter è un genio. Punto.
Tutte quelle sottotrame apparentemente inutili, tutti quegli episodi che sembravano interlocutori, tutto l'intreccio infinito, che pareva non portare a niente, solo complicare ancora di più le cose per non terminare mai niente, per lasciare tutto in sospeso. Avevo la netta impressione che Sutter volesse giocare con gli spettatori, e lasciare tutti i fuochi d'artificio alla settima e conclusiva stagione. E invece, come dicono i francesi, col cazzo.
Ci ha presi per il culo per tutta la stagione, dal 10 di settembre a qualche giorno fa: i fuochi d'artificio sono arrivati, ed hanno illuminato il cielo. Tutto torna, tutto è andato a posto (eufemismo), sconvolgendo il mondo dei Sons of Anarchy di Charming per sempre.
Non farò nessuno spoiler, però ecco, guardate la locandina che accompagna questa recensione: due degli otto protagonisti, alla fine della stagione saranno morti, due totalmente annientati, uno probabilmente finirà in galera per non si sa quanto e non vi dico niente degli altri tre. Insomma, se Shakespeare fosse ancora vivo, guarderebbe sicuramente Sons of Anarchy, e pure con una punta d'orgoglio, non solo perché Kurt Sutter ha, sin dall'inizio, dichiarato che si ispirava al bardo, ma proprio perché ci si riconoscerebbe e sarebbe ammirato da come Sutter è riuscito a costruire un'impalcatura appunto classicamente shakespeariana, rendendola al tempo stesso moderna ma fuori dal tempo, usando questo tramite inusuale e "di nicchia" degli outlaw motorcycle club, e rendendo questa serie davvero unica.
Gran belle regie, ottime recitazioni, share in aumento negli USA.
Io ho concluso la visione del season finale in lacrime e applaudendo. Non so cosa farete voi, ma non perdetevelo.

2 commenti:

monty ha detto...

La locandina sembra un dipinto,
di Caravaggio, non trovi?
Sulla stagione che dire? Se durante la season ero meno critico di te, oggi, seppur soddisfatto, sono un po'
meno esaltato rispetto ai toni della tua rece.
I mean, l'ultima morte l'ho trovata
abbastanza preannunciata e sul fatto
che quel membro di samcro vada
in galera nutro più di un dubbio.

jumbolo ha detto...

sulla locandina si, non originalissima, idea già vista anche in tempi recenti, ma ci stava.
io ho goduto come un riccio con gli ultimi 2 episodi. ribaltamenti continui. sembrava scandal, ma più pulp.