No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20131004

toro meccanico

Mechanical Bull - Kings of Leon (2013)

Se qualcuno, tra di voi, così come me, ha dei ricordi, ormai vaghi, dei KoL di 10 anni fa, impacciati sul palco del Rainbow, ruvidi ma capaci di suscitare emozioni e di stuzzicare l'immaginazione musicale di chi come noi vive di musica (detto figurativamente), su quanto potessero fare in futuro, e li ha continuati a seguire durante la loro fase di definitiva affermazione come formazione di punta dell'arena rock, quelli insomma che si avviano a sostituire gli U2 nei successi planetari, ha ormai anche deposto ogni speranza nel vederli diventare qualcosa di prezioso ed innovativo.
Chi segue fassbinder, sa come la penso. Ma sapete anche che sono stati capaci di rilasciare una sorta di capolavoro di passaggio quale fu, nel 2008, Only By the Night, che per fassbinder appunto fu disco di quell'anno.
Mechanical Bull, uscito poche settimane fa, è ovviamente la continuazione di quel suono ruffiano che parte da Only By the Night, e prosegue con Come Around Sundown, che però sapeva già di copia. E', quindi, esattamente il disco che ci si poteva aspettare da questi, odierni KoL, probabilmente ormai possidenti, svuotati da ogni velleità alternativa e innovativa, ma, d'altra parte, con anni di carriera alle spalle, problemi di brufoli svaniti, songwriting definitivamente stabilizzato verso un sapiente (e spesso ai limiti del plagio, anche verso se stessi) easy listening vagamente rock e con spruzzate di un po' di tutto, soprattutto lontanamente southern.
Il risultato è un disco che sicuramente non è esaltante, non fa gridare al miracolo e non rimarrà negli annali, e nella vostra memoria neppure troppo tempo, ma che è un toccasana, ad esempio, nel caso siate in viaggio in un paese straniero, con diversi chilometri da percorrere da soli alla guida. Alternano ballate che strizzano l'occhio un po' a tutti, mid tempos per far finta di avere ancora grinta da vendere, e singoloni fatti apposta per le radio.
Voglio dire, a qualcosa serve anche un disco come questo.
My favorite, Temple. La canticchierò ancora per un po'.

PS la copertina è quella dell'edizione Deluxe.

Nessun commento: