No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130709

Lisbona e dintorni (Portogallo) - Luglio 2013 (2)


Se vi chiedete perché Lisbona, potrei rispondervi "non lo so". Un progetto che, scherzando ma anche no, qualche tempo fa girava nella testa mia e dell'amico Massi, era quello di visitare tutte le capitali europee, comprese quelle "nuove", balcaniche per capirsi. E, se si parte da ovest, Lisbona è la prima che incontri, solo che io ne avevo sempre solo sentito parlare, soprattutto bene, ma non ci ero mai stato. La verità è che, soprattutto dall'aeroporto più vicino, cioè quello di Pisa, non ci sono voli diretti per Lisbona, e neppure per il Portogallo in genere. Per cui era sempre una cosa a cui pensavo distrattamente. Invece stavolta, poco più di un mese fa, mi son presi quei cinque minuti, ero in fissa con Air France, e ho prenotato un Pisa-Parigi-Lisbona, a una cifra che in questi tempi di low cost sembra spaventosa, e invece bisognerebbe anche ricordarsi che bisogna pure farle campare queste ex compagnie di bandiera (che insomma, Air France s'è comprata Alitalia, non dimentichiamocelo). Poi, siccome sto invecchiando di brutto, ho prenotato pure l'albergo, che non vi dico a quante stelle che poi mi dite che mi sono imborghesito.

Non ci crederete, ma all'aeroporto di Parigi Roissy - Charles de Gaulle non c'ero mai stato. E cazzo quanto è fico. Solo che all'andata, giovedì, l'ho visto di corsa, perché l'aereo da Pisa arrivava alle 11,45 al terminal 2F, e quello per Lisbona partiva alle 12,35 dal 2G. Avevo pure guardato attentamente la pianta dell'aeroporto, che sul sito di Air France ti dicono di guardartela bene per preparati all'eventuale coincidenza, ma mi ero detto "cosa vuoi che sia, sono accanto", e invece ci vuole un autobus per andare dal 2F al 2G! Vabbé, come che sia, ce l'ho fatta anche se ho sudato un sacco, e quando sono arrivato alla gente che era in coda per l'imbarco domandando se era per Lisbona e poi ho esclamato un "wow" dopo che la risposta era stata affermativa, quelli davanti a me hanno riso. 

Stranamente, la tizia francese che era davanti a me in coda all'imbarco e che sembrava un topolino aveva pure il posto accanto al mio. Più in là c'era un'altra francesina che aveva gli occhi come Zooey Deschanel e gli occhiali come Zooey Deschanel in New Girl. Mentre stavamo per atterrare, io e il topolino ci siamo guardati quando la hostess ha ripetuto, sia in francese che in inglese, che la temperatura a terra era di 24 gradi. Le previsioni dicevano almeno 33. Il topolino giurava che ce ne sarebbero stati 40. Aveva ragione il topolino francese, che io non so se lo sapete, se ve ne siete mai accorti, se ci avete mai fatto caso, se ve l'ho già detto, ma le donne francesi, anche quelle come si dice, agées, hanno tutte, ma proprio tutte, quella classe innata che anche se non si sanno proprio vestire a fighissime come le italiane, ti fanno sempre un po' imbarzottire. Quando, mentre cercavo il bus dell'albergo, che poi non si è visto, sono uscito dal ventre fresco dell'aeroporto Portela di Lisbona, mi ha investito quello che normalmente, con un luogo comune, si definisce "caldo africano" anche se lo incontri che ne so, in America. Forse erano addirittura di più di 40, i gradi. Ma insomma, alla fine oltre che sistemarmi in albergo ce l'ho fatta pure a fare un giro turistico fino al Castelo de Sao Jorge, a mangiare uno spuntino e a bere una birra in strada, e insomma credeteci o no, alle 20 più o meno ero a letto che leggevo e stavo per addormentarmi.
Queste foto potremmo intitolarle "i tetti di Alfama". Sono inondate di luce, e non erano neppure le 10 del mattino.

3 commenti:

cipo ha detto...

Ma i Pastéis de Belém li hai assaggiati? meritano :)

jumbolo ha detto...

dé ma fammici arrivà!!

Davide_Pastori ha detto...

Mamma che saudade!vedo e leggo di ciò che è stato anche il mio Portogallo!