No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130626

Hannibal the Cannibal

Hannibal - di Bryan Fuller - Stagione 1 (13 episodi; NBC) - 2013

Baltimora, Maryland.
Il dottor Hannibal Lecter è uno psichiatra forense molto stimato finanche dall'FBI. Elegante, raffinato, dai modi gentili e misurati, vive in un appartamento ispirato al minimalismo high tech, dove domina la cucina: il dottor Lecter è infatti un cuoco sopraffino, che predilige la carne e ama il buon vino. E' solito invitare poche persone a cena, ma non disdegna pure organizzare cene mondane. Riceve invece i suoi pazienti in uno studio ampio ed altrettanto elegante, seppur arredato in maniera diversa, simile ad una biblioteca. Amante dell'arte in genere, ha un debole per l'opera e la musica classica.
Will Graham è invece un agente speciale dell'FBI, un cosiddetto profiler, probabilmente il migliore. Di carattere estremamente riservato e perfino timido, solitario, è dotato di una straordinaria capacità: riesce, spesso solo osservando la scena del crimine, ad entrare in empatia col killer, e ad immedesimarsi completamente con lui, riuscendo a ricostruire sia il modus operandi, sia, appunto, il profilo dell'assassino. Questa sua dote, però, mina il suo già instabile equilibrio psichico. Dopo un periodo durante il quale è stato tolto dal campo, ed assegnato all'insegnamento e alla formazione di nuovi agenti speciali, viene di nuovo coinvolto nelle indagini da Jack Crawford, capo del dipartimento Scienze Comportamentali dell'FBI, nonostante il parere negativo della dottoressa Alana Bloom, una professoressa di psichiatria anche lei collaboratrice dell'agenzia. Per tentare di arginare la deriva mentale di Will, Jack lo affianca al dottor Lecter. Tutti quanti, nessuno escluso (forse), ignorano la vera natura del dottor Hannibal Lecter. Che sfrutterà al massimo la sua relazione con Will Graham, guadagnandosi la sua fiducia, trattandolo come un amico e non come un paziente, seguendolo passo dopo passo, perfino troppo da vicino...

La sfida era grande. Bryan Fuller, uno dei più acclamati sceneggiatori e produttori televisivi statunitensi (ma del quale confesso di non aver mai visto niente fino ad Hannibal), si confronta con un personaggio ormai entrato nella mitologia letteraria e cinematografica, il dottor Hannibal Lecter, creato da Thomas Harris, e soprattutto interpretato, in tre delle cinque trasposizioni cinematografiche, da un Anthony Hopkins in stato di grazia. Se ci pensate, una roba davvero ad alto rischio. Fuller ci ha messo pure il carico da undici, con dichiarazioni tipo questa: "What would David Lynch do with a Hannibal Lecter character?".
Eppure, il risultato è una serie senza ombra di dubbio altamente accattivante, fosse solo per il cast e per la realizzazione tecnica. Ma, alla fine, pure il reparto "scrittura", altalenando, tirandola per le lunghe nella parte iniziale della stagione, giocandosi qualche serial killer da una puntata o due solamente, quindi introducendo naturalmente un po' di trama orizzontale, riesce a creare un'atmosfera intrigante, e a confondere lo spettatore, che si ritrova a provare pietà per un co-protagonista (Graham), che in realtà forse appare più dell'intestatario della serie, senza però riuscire ad odiare quello che si intravede chiaramente essere un vero e proprio mostro assassino, manipolatore, cannibale e perverso.
La fotografia, che assume varie tonalità e che riesce ad essere sfumata, ombreggiata, particolare, e perfino il sonoro, sono di altissimo livello. La qualità delle regie, degli interni e degli esterni, la grandiosità delle scene del crimine, lasciano ammirati. Il ritmo lento ma inesorabile si sposa alla perfezione col formato da 42 minuti ad episodi.
Parliamo del cast. Il trittico dei protagonisti è formato, partendo dal "basso", prima da un Lawrence Fishburne sempre più massiccio, che nei panni di Jack Crawford riesce ad essere equilibrato ma riservando toni alti e bassi quando occorre. Poi c'è uno Hugh Dancy (Will Graham) assolutamente istrionico, a volte addirittura troppo "disturbato". E infine c'è lui, il nostro idolo incontrastato Mads Mikkelsen, che col suo accento nordeuropeo dell'inglese innanzitutto calza a pennello con le origini lituane del Lecter originale, e poi risulta amabilmente ingessato, freddo e contemporaneamente spietato e languido nel suo particolarissimo rapporto di bromance/burattinaio verso il "povero" Will Graham.
Tra i personaggi di contorno, oltre a Caroline Dhavernas (Alana Bloom), Hettienne Park (Beverly Katz, l'investigatrice esperta in fibre), Lara Jean Chorostecki (Freddie Lounds), Gina Torres (Bella Crawford), Raúl Esparza (dottor Frederick Chilton), voglio sottolineare le ottime prove di Kacey Rohl (Abigail Hobbs),  di Gillian Anderson (dottoressa Bedelia Du Maurier) e di Eddie Izzard, secondo me molto bravo nella parte del dottor Abel Gideon.
I dati di ascolto sono andati così così, e la serie è stata per un po' a rischio. La seconda stagione, però, è confermata. L'idea di Fuller era di circa sette stagioni, con le prime tre composte da materiale originale, la quarta che ricalcherebbe la storia di Red Dragon (Il delitto della terza luna, in italiano), la quinta su The Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti), la sesta su Hannibal, e la settima che, sempre con materiale originale, risolverebbe la fine del dottor Lecter. Ci riuscirà?

2 commenti:

Filo ha detto...

Non so da dove nasca la serie. Quel che è certo è che nel libro originale di Harris il personaggio di Hannibal Lecter era molto molto più approfondito (e affascinante). Cosa che nella trasposizione cinematografica hanno dovuto tagliare per non incentrare tutta l'attenzione su di lui. Però di parti interessanti ce n'erano a iosa.

jumbolo ha detto...

è scitto proprio qui
. L'idea di Fuller era di circa sette stagioni, con le prime tre composte da materiale originale, la quarta che ricalcherebbe la storia di Red Dragon (Il delitto della terza luna, in italiano), la quinta su The Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti), la sesta su Hannibal, e la settima che, sempre con materiale originale, risolverebbe la fine del dottor Lecter.