No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130423

pensando al tempo che passa

Credo sia inevitabile, soprattutto dopo i trent'anni. Quindi, è una cosa che mi capita, non dico spesso, ma insomma. Qualche giorno fa ho condiviso questo pensiero con alcune persone, e adesso voglio farlo con voi.
Sono una persona che col tempo è diventata abbastanza precisa, e spesso intollerante verso certi comportamenti, che non voglio definire incivili, perché l'inciviltà è ben più grave - spero di non aver ancora perso il contatto con la realtà, ma quantomeno poco educati, o poco rispettosi degli altri.
Dunque, quasi ogni giorno vado in piscina; la piscina è "compresa" in una palestra abbastanza grande e frequentata. Negli spogliatoi, grandi e ben tenuti, ci sono decine e decine di armadietti, che chi vuole può pure chiudere a chiave. In questi armadietti c'è posto sia per i vestiti, sia per la borsa, sia per le scarpe. Eppure, molte persone lasciano le scarpe fuori, sotto le panche per sedersi, oppure sopra gli armadietti; qualcuno ci lascia pure le ciabatte per andare in doccia. Ma diversi personaggi, lasciano fuori anche le borse. Ora, finché uno la lascia sopra gli armadietti, chi se ne frega. Ma secondo me, uno che la lascia sopra le panche, è almeno maleducato.

Di solito ultimamente vado a nuotare appena apre la piscina, verso le 8,30. Un paio di mattine alla settimana, c'è pure un personaggio che a me pare buffo, ma magari ha scoperto il segreto della fusione a freddo. Solitamente si spoglia vicino a me, ognuno ha il suo "spot" preferito, soprattutto quando gli armadietti sono tutti liberi. Non ha un buon odore, ma ognuno ha il suo, magari puzzo anch'io e non me ne accorgo. Io mi svesto e vado in piscina più in fretta di quanto faccia lui, e quindi non lo noto, ma siccome nuoto meno di quanto lui stia in palestra, quando torno noto che lui, la borsa, la lascia sopra la panca, davanti all'armadietto che ha occupato. Io non dico niente, ma penso che lui, come altri, sia maleducato. Oltre a questo, mi è capitato di pensare: "Ma pensa un po', questo signore, che avrà pure una certa età, è piuttosto maleducato; tra l'altro, normalmente io quando arrivavo davo il buongiorno, e lui non ritornava mai il saluto - ultimamente è leggermente migliorato, magari era solo timido. E insomma cazzo, ha una certa età e dovrebbe essere più civile, di solito quando si è giovani si tende a fregarsene di più delle regole".
Poi, dopo qualche tempo che pensavo a questa cosa, mi sono ricordato che io ho 47 anni, e che questa persona potrebbe benissimo averne 45 e, con un fisico leggermente peggiore del mio e alcuni particolari che secondo me ti invecchiano un po' agli occhi degli altri, avermi dato l'impressione di essere più vecchio di me, oppure potrebbe averne 35 e stare di merda, e comunque essere più giovane di me.
Proseguendo con questo ragionamento che, mi rendo conto, deve risultarvi piuttosto contorto (a me per niente visto che sono un tipo mediamente contorto, almeno nei ragionamenti; quando invece voglio sintetizzare, a volte mi riesce), ho realizzato che questo meccanismo è una cosa mia, e non so se succede anche a voi. Mi sono accorto che lo uso anche per i capelli. Questa cosa non l'avevo mai detta, perché l'ho messa a fuoco dopo alcune battute "di ritorno": io sono senza capelli, ma faccio battute sui capelli degli altri come se io ce li avessi i capelli. E anche nel caso dell'età, la mia mente agisce in maniera strana: so che non sono più giovane, lo so benissimo, ma reagisco con sorpresa quando le persone più giovani mi si rivolgono con il "lei" (quando invece dovrebbe essere abbastanza normale, e visto che la maleducazione impera, dovrei pure essere lusingato e rispettare qualcuno più giovane che conserva le buone maniere), ma soprattutto, guardo le persone che non conosco come se fossi un sedicenne: dando del lei ed usando un certo timore reverenziale quando queste mi risultino, all'occhiata, più anziane di me, quando invece potrebbero essere mie coetanee o addirittura più giovani e non sembrarlo, sempre ai miei occhi.
La cosa si complica ancor di più quando guardo le donne. A volte, mi capita di vedere ragazze giovani, che ne so, tra i venti e i trenta (ma a volte, a mia parziale discolpa, sapete bene che ci sono sedicenni che dimostrano più di vent'anni), e magari guardarle anche con l'occhio maiale. Poi, all'improvviso, mi sovviene che potrebbero essere figlie di qualche collega, qualche conoscente, e che magari se avvenisse la situazione al contrario (se io avessi una figlia di quell'età e se qualche conoscente/collega la guardasse con l'occhio maiale), non sarebbe esattamente piacevole. E insomma, ogni volta devo ricordare a me stesso che mancano meno di tre anni ad averne cinquanta. E pensare che basterebbe fare una corsetta, e il fiato me lo ricorderebbe immediatamente.
Si è capito qualcosa?

7 commenti:

monty ha detto...

Solo una domanda:
vi siete messi d'accordo, tu e Filo?
:D

Filo ha detto...

ahahaha! che coincidenza!

Anonimo ha detto...

Si e' capito che hai l'occhio maiale.


Anna dai capelli Rossi

jumbolo ha detto...

:)

Anonimo ha detto...

Damiano:
Non starai mica invecchiando...anzi maturando???

m ha detto...

Come sai apprezzo questi post personali, e devo dire che tra Kos, il papa, la politica e le borse sulle panche, di sti tempi sei prolifico. Bene.

mazza ha detto...

oh fava, per me sei stato chiarissimo.