No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130417

Los amantes pasajeros

Gli amanti passeggeri - di Pedro Almodóvar (2013)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Giudizio tecnico: Dorcel Airlines meets Flight

Il volo della compagnia Peninsula diretto da Madrid a Città del Messico ha un problema, causato da due operatori di terra distratti (marito e moglie, mentre il marito toglie i "tacchi" che fermano le ruote, la moglie gli rivela di essere incinta, e lui lascia uno dei fermi accanto ad una ruota, che viene così risucchiata dal carrello); a causa di ciò, i piloti sono costretti a richiedere un atterraggio di emergenza su una pista di un aeroporto disponibile, che tarda a liberarsi. Nel frattempo, l'equipaggio droga tutta la classe economica per far dormire i passeggeri, e cerca di far passare il tempo a quelli della business, mentre l'aereo gira in tondo su Toledo. In business ci sono dei personaggi niente male, ma l'equipaggio non è da meno.

C'era da aspettarselo: anche Almodòvar è in parabola discendente. Dopo averci fatto ridere sguaiatamente, commuovere ed emozionare, perfino riflettere sull'educazione cattolica, vinto Oscar, deliziato fino a Los abrazos rotos, è franato ingloriosamente col seguente La piel que habito, e adesso che, con questo ultimo Los amantes pasajeros, cercava, forse, di tornare agli antichi fasti, quelli precedenti al film, forse, della maturità, Todo sobre mi madre, cade rovinosamente riuscendo a risultare una caricatura di se stesso quando era caricaturale volutamente, un po' come quelle band ormai bollite che, con una frase che è diventata un (bellissimo) luogo comune, si ritrovano a fare le cover band di se stesse.
Ancora una volta, ma stavolta lo voglio dire apertamente, non posso essere più d'accordo col giudizio sapiente, laconico e semi-telegrafico dell'ormai amico Dantès.
Scusate la ripetizione, ma ancora una volta all'uscita mi è venuto forte il sospetto che il doppiaggio italiano abbia peggiorato la situazione, già alquanto compromessa. E, come ho detto durante al mini-dibattito scaturito nell'atrio del cinema con la gestrice ed i suoi collaboratori, dopo che la stessa signora cercava di spiegarmi che il film non le era piaciuto perché troppo volgare, uno dei problemi è che Pedro, l'amato Pedro,  al contrario non riesce ad essere abbastanza volgare, ma solo un po' sboccato (seppure i balletti gay siano notevoli, c'è da dirlo, e Carlos Areces/Fajas, lo straordinario pagliaccio triste Javier di Balada triste de trompeta, sia quasi irresistibile): non dimentichiamoci che sempre Pedro è uno che è riuscito a mostrare una che si caga addosso (non metaforicamente) in uno dei suoi primissimi film.
Ad ogni modo, se tu dovessi "risorgere", Pedro, noi ti aspettiamo. Al cinema.

6 commenti:

Dantès ha detto...

eh, magari ci fosse stato un po' più di Dorcel Airlines :D

Anonimo ha detto...

perchè il sesso etero è stato esplicito e quello gay no?
miki

jumbolo ha detto...

dici Miki? nel senso che quello etero si è intravisto, e di quello gay se ne è solo fatto un gran parlare, mi sembra di capire?
beh ora che mi ci fai pensare è vero...dici che Pedro sente sempre il fiato della chiesa sul collo?

Anonimo ha detto...

Non saprei... Lo chiedevo a te...

jumbolo ha detto...

beh mi affidi una grossa responsabilità :)
magari è timido

Anonimo ha detto...

;)