No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130321

The Client List

La lista dei clienti - di Eric Laneuville (2010)
Giudizio sintetico: da evitare (1/5)

Texas, profondo Texas. La famiglia Horton, formata da Rex, ex buon giocatore di football, convertitosi a costruttore per un grave incidente al ginocchio che gli ha impedito di continuare la sua carriera, Samantha, ex reginetta di bellezza con diploma da massaggiatrice ma casalinga, e tre figli, è in gravi difficoltà economiche. Rex ha perso il lavoro, ed è talmente depresso da non riuscire a trovarne un altro. Gli Horton stanno per perdere anche la loro casa, e Samantha comincia a cercarsi un lavoro da massaggiatrice. Lo avrebbe trovato immediatamente, in una cittadina ad un'ora d'auto da casa, ma durante il colloquio scopre che in realtà, il salone di massaggi è una copertura per un bordello di lusso. Dopo aver rifiutato, però, scopre di non potersi permettere neppure di pagare la benzina per l'auto, e vede che suo marito è totalmente annichilito da questa situazione. A malincuore, Samantha accetta il lavoro, comincia a portare un sacco di soldi a casa, e nel giro di pochissimo tempo, diventa la "massaggiatrice" più richiesta del salone.

Pessimo film per la televisione, canale Lifetime (target femminile), arrivato anche in Italia sempre in televisione, ispirato ad un vero scandalo verificatosi nel 2004 ad Odessa, Texas, e che ha generato addirittura una ancora più pessima serie televisiva (omonima); pensate che proprio in questi giorni comincia la seconda stagione. Rispetto alla serie, recensita qui, il cast è meno patinato, anche se le "colonne" rimangono le stesse: Jennifer Love Hewitt è Samantha, la protagonista, Cybill Shepherd è la madre.
Troviamo inoltre Teddy Sears (lo abbiamo visto nella prima stagione di American Horror Story) nei panni del marito becco Rex, Kacey Rohl (Emma), vista in The Killing, e Kandyse McClure (Laura), la bella Anastasia Dualla di Battlestar Galactica. Incredibilmente, la Hewitt è stata perfino nominata ad un Golden Globe per questa performance. Per fortuna, il premio in quella categoria è poi andato a Claire Danes per Temple Grandin. Ecco, qui si può capire la differenza che passa tra un prodotto HBO (quello) e uno Lifetime (questo).
Leggermente più credibile della serie, forse solo perché la storia è "confinata" in meno di 100 minuti, e quindi deve accadere tutto senza troppe dilatazioni, The Client List è poco più che una telenovela di dubbio gusto concentrata in un film, tra l'altro con una brutta fotografia (non che quella della serie sia migliore). Non auguro a nessuno di imbattercisi, neppure per sbaglio.

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