No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130130

Les géants

Un'estate da giganti - di Bouli Lanners (2012)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Belgio. Due fratelli appena all'inizio dell'adolescenza, Zak e Seth, stanno passando l'estate nella casa di campagna del nonno, morto da poco. Sono soli: la madre è perennemente impegnata col lavoro (pare sia una diplomatica), il padre non è pervenuto. Stanno addirittura finendo i soldi, e non sanno più come fare, anche se la situazione per alcuni versi è divertente: ad esempio, si può guidare l'auto del nonno senza che nessuno si preoccupi più di tanto. In una delle loro disavventure, fanno amicizia con un coetaneo del luogo, Danny, anche lui abbandonato a se stesso, meglio che col fratello più grande che lo riempie di botte. per alzare qualche soldo, decidono di affittare la casa allo spacciatore locale: loro vagabonderanno in giro, un posto lo troveremo, si dicono. Le cose non vanno esattamente come pensavano.

Oggetto strano questo Les géants, del belga Bouli Lanners, attore visto in film straordinari quali Un sapore di ruggine e ossa, Kill Me Please, Louise+Michel, Mammuth, pare anche pittore, qui al terzo lungometraggio. Strano oggetto, ma mi trovo concorde con chi ha fatto notare che era dal mitico Stand By Me che non si vedeva qualche adulto riuscire a trattare l'adolescenza con tale poetica e sgangherata mano.
Il film si muove sul filo di una trama esile, e sale sulle spalle sorprendentemente larghe dei tre ragazzini protagonisti, meravigliosamente stupidi, eccezionalmente simpatici, e con l'aiuto di una colonna sonora intrigante (dei The Bony King of Nowhere), dei panorami a cavallo del Belgio e del Lussemburgo, la mano delicata e a tratti pazzoide di Lanners, ci regala un interessante piccolo film, dove gli adulti sono tutti grotteschi: sono solo gli occhi dei ragazzini a renderli così, oppure è la verità?

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