No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130125

L'Atlante delle nuvole

Cloud Atlas - di Lana e Andy Wachowski, Tom Tykwer (2013)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)

Guardando il cielo, il vecchio Zachry racconta.
Nel 1849, il giovane avvocato statunitense Adam Ewing si reca alle isole Chatham, per concludere un affare per conto del suocero Haskell Moore. Una serie di vicissitudini fanno si che il giovane si renda conto di cosa significa la schiavitù praticata soprattutto dagli Stati del sud dell'Unione; la cosa cambierà per sempre il suo punto di vista.
Nel 1936, nel Regno Unito, Robert Frobisher, un giovane musicista bisessuale di Cambridge, innamorato (e corrisposto) di Rufus Sixsmith, trova lavoro ad Edimburgo, come copista del famoso compositore Vyvyan Ayrs. Mentre tra i due si innesca una competizione (Frobisher sta componendo per suo conto un sestetto intitolato L'Atlante delle Nuvole, ma il vecchio Ayrs se ne vuole appropriare), Frobisher trova e legge gli appunti di viaggio di Adam Ewing, e racconta la sua esperienza tramite lettere all'amato Sixsmith.
Nel 1973, a San Francisco, Luisa Rey, una giornalista figlia d'arte, si imbatte nell'anziano Sixsmith, fisico nucleare, mentre sta indagando sulla presunta insicurezza del nuovo reattore nucleare della centrale nelle vicinanze. Sixsmith si impegna ad aiutarla passandole informazioni confidenziali, e tramite Sixsmith la Rey conoscerà il sestetto composto da Frobisher.
Sempre nel Regno Unito, nel 2012, l'anziano editore Timothy Cavendish ottiene un'improvvisa impennata di guadagni quando uno dei suoi scrittori, Dermot Hoggins, legato col mondo della malavita, in preda ad una crisi di rabbia getta dal terrazzo di un grattacielo un critico letterario che aveva ridicolizzato il suo ultimo libro. Hoggins, dal carcere, invia degli scagnozzi da Cavendish per esigere i proventi dei guadagni "provocati" dal suo gesto; avendo speso praticamente tutto, l'anziano editore chiede aiuto al fratello Denholme. Il fratello, che cova del risentimento verso di lui, gli gioca un brutto tiro: lo aiuta, ma lo fa rinchiudere in una casa di riposo di lusso.
Nel 2144, a Neo Seul in Corea, Sonmi-451 è una clone, ed era costretta al rango più basso della società: faceva la cameriera in un fast-food, costretta a subire qualsiasi tipo di insulto o lamentela senza possibilità di replica o ribellione. Ripercorriamo la sua storia durante l'interrogatorio che l'Archivista le fa prima della sua esecuzione. Con l'aiuto del ribelle Hae-Joo Chang, membro dell'Unione, movimento di ribellione contro la massificazione, si libera dal suo ruolo e fugge. Nonostante Hae-Joo e molti ribelli rimangano uccisi nell'operazione che porta all'arresto di Sonmi, e che la stessa Sonmi verrà alla fine giustiziata, il gesto della clone rimarrà a futura memoria.
Nel 2321, su Big Island, nell'arcipelago delle Hawaii, l'anziano Zachry vive con la sorella e la nipote nella Valle, in una società primitiva, evidentemente post-apocalittica (l'umanità è quasi scomparsa durante la Caduta). Il popolo della Valle venera Sonmi come una dea, e deve continuamente difendersi dagli attacchi della tribù cannibale rivale, i Kona. Continuamente ossessionato dal vecchio Georgie, l'impersonificazione che la sua tribù ha del Diavolo, e dal senso di colpa per aver lasciato morire un caro amico e suo figlio per mano dei Kona, Zachry diffida di Meronym, una Prescente, appartenente ad una civiltà avanzata, che arriva nella Valle per recarsi sulla sommità della Grande Montagna. Ma dopo che la stessa Prescente si guadagna la fiducia dell'anziano salvando la vita della nipotina punta da un pesce pietra, Zachry accetterà di farle da guida fino alla cima. Quel viaggio, e quello che accadrà dopo, cambierà il corso della vita di Zachry, che infatti...

C'è Blade Runner e il Trionfo della morte di Bruegel, in Cloud Atlas. C'è la visione forse ingenua della lotta del bene contro il male, un marxismo bambinesco, un simbolismo spicciolo di tutti i Mali Assoluti che il genere umano abbia concepito, un citazionismo grossolano alla fantascienza intelligente, uno spirito rivoluzionario adolescente, una messa in scena al tempo stesso goffa e meravigliosa, un omaggio al cinema che punta al kolossal per il gusto del grande spettacolo del grande schermo. E ci piace, cavolo se ci piace!
What is an ocean but a multitude of drops? risponde Adam Ewing al suocero che lo vorrebbe immobile, citando la Madre Teresa di Calcutta che conoscevamo prima di leggere Christopher Hitchens. E, proprio nel finale, ci rendiamo conto di aver assistito a qualcosa di epico, qualcosa che solo menti che guardano al cinema come mezzo di espressione delle idee, ma al tempo stesso come a un qualcosa che deve essere spettacolare, potevano concepire.
Ispirato all'omonimo libro (in italiano L'atlante delle nuvole) di David Mitchell, il film fortemente voluto dai fratelli Wachowski (la trilogia di Matrix) e dal tedesco terribile Tom Tykwer (Lola corre; a questo proposito vorrei sottolineare che Lana Wachowski, che era Larry e che ha cambiato sesso, con la sua pettinatura si ispira chiaramente a Franka Potente nel film di Tykwer, quindi questo matrimonio si doveva fare), è un fumettone pensante, che, una volta superato lo spaesamento (o le risatine, altra reazione che posso capire) dovuto all'uso degli stessi attori in più ruoli, lungo le sei (quasi sette, se ci mettiamo dentro il prologo e l'epilogo) storie raccontate, diverte, affascina, emoziona e avvolge. Recitazioni teatrali nella maggior parte dei casi, spesso sopra le righe, ma necessarie, effetti speciali e messa in scena grandiosa, movimenti di macchina funambolici, colonna sonora all'altezza dell'epicità del tutto; Cloud Atlas ce lo ricorderemo per un bel po'.
Il cast. Tom Hanks (eccezionale, nella versione originale, a cambiare accento ogni volta, sono sicuro che si è divertito alla grande), Halle Berry, Hugo Weaving (ormai il feticcio dei Wachowski, ma quanto è bravo?), Jim Sturgess (due cose: quando è Hae-Joo Chang, quindi in versione asiatica, il trucco lo fa somigliare a una caricatura di Keanu Reeves, che evidentemente i Wachowski non riescono a dimenticare; inoltre, fate caso alla sua performance in questo film, e poi confrontatela con quella in La migliore offerta di Tornatore. A buon intenditor...) e Hugh Grant (ve lo dico, e so che non ci crederete, ma è così: è bravissimo) sono quelli che appaiono, a volte anche per pochissimo ed irriconoscibili, in tutte e sei le storie. Molto importanti pure Jim Broadbent, Doona Bae, Ben Wishaw (se vi viene in mente di criticare il trucco, aspettate a leggere i crediti, e poi, come ho fatto io, stupitevi e controllate nuovamente il suo ruolo nella storia ambientata nel 2012), James D'Arcy, Zhou Xun, Keith David, David Gyasi e Susan Sarandon.
Altro grande film; se tutti i mesi fossero come questi, a livello di uscite cinematografiche, dovremmo smettere di guardare la televisione.

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