No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20121225

police

Polisse - di Maiwenn (2012)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)

Parigi, oggi. All'interno dell'organizzazione della polizia esiste la squadra speciale che si occupa della tutela dei minori, la BPM (Brigade de protection des mineurs). E se pensate che il loro compito sia facile, vi sbagliate di brutto. I componenti, uomini e donne, tutti con le loro storie, convivono tra di loro alternando cameratismo, amicizia ma anche screzi, hanno un superiore comprensivo e bravo nel suo lavoro, ma devono rispondere gerarchicamente ad un funzionario totalmente distaccato e disinteressato. Queste persone, oltre alle loro vite e ai loro problemi di tutti i giorni, lottano ogni giorno con casi di abusi fisici, induzione alla prostituzione, maltrattamenti, dispute tra genitori, violenze domestiche, senzatetto, bambini che non vanno a scuola, che non hanno abbastanza da mangiare. Non è semplice convivere con tutto questo, e la notte dormire tranquillamente.

Improvvisamente, un giorno il funzionario presenta loro Melissa, una giovane, attraente, taciturna fotografa-reporter, che ha il permesso di documentare il lavoro di tutti i giorni della BPM. Anche Melissa ha la sua vita (ha due figlie con un uomo italiano, col quale però non convive e nei confronti del quale pare essere in crisi negli ultimi tempi), ed inizialmente non è accolta a braccia aperte in seno alla squadra. Ma la resistenza iniziale è scalfita un poco alla volta dalla semplicità riservata di Melissa, che finisce addirittura per instaurare una relazione intensa con Fred, un componente di spicco della squadra, anche lui con una compagna ed un figlio a carico. La giovane fotografa viene integrata a tutto tondo, ma contemporaneamente, altri ingranaggi si inceppano, messi a dura prova dal lavoro di tutti i giorni...

Terzo film da regista e sceneggiatrice per la bella Maiwenn, già attrice anche per Besson (Léon, Il quinto elemento). Se i precedenti film erano stato pressoché invisibili, questo, sulla scia del grande riscontro avuto a Cannes 2011, è uscito da noi nel febbraio 2012, sostenuto da un po' di pubblicità, e c'è da dire che vale la pena di dargli un'occhiata. Un po' rozzo, magari volutamente per dargli un tono da realismo, Polisse (da un errore ortografico del figlio, pare) è un film coinvolgente, serrato, emozionale, con un finale che inchioda e sbalordisce come un pugno nello stomaco. Ottimo il cast e le interpretazioni, passabile perfino la prova di Scamarcio. Film notevole.

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