No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120912

nove lune

Nueve lunas - di Gabriela Wiener (2009)

Già da un po' J non si separava dall'orologio, e si appuntava la frequenza delle mie contrazioni. Io avevo alle spalle già due ore almeno soffrendo per delle frustate che si portavano dietro echi di dolori alla schiena e alla pancia. Camminavo ondeggiando da un lato all'altro della casa. Nel mezzo delle contrazioni abbracciavo J come se stessero cadendo bombe sopra di noi. Nonostante il dolore, affrettai un ultimo sforzo civile e improvvisai una lavanda gastrica, come un'attrice porno che si prepara per una doppia penetrazione, dignitosissima.

Riprendendo un breve racconto presente nel suo precedente Sexografìas (nella traduzione italiana Corpo a corpo), la scrittrice e giornalista-gonzo peruviana ormai trapiantata a Barcellona insieme al suo compagno, decide di scrivere un intero libro sulla sua gravidanza. Nove capitoli, uno per ogni mese. Se avete letto qualcosa della Wiener, anche solo un articolo, potete immaginare che cosa vi aspetta.

Non era la prima volta che dormivo con un uomo in questo letto, però era la prima volta che ci dormivo con un uomo che chiamavo marito. Di fatto, un tempo, quando pensavo che era il massimo per essere una figlia alla quale la madre consentiva certi comportamenti, mia madre era solita portare la colazione a me e al ragazzo che mi ero portata a letto quella notte. Non che fosse una madre strettamente liberale. Le era costato accettarmi come una ragazza sessualmente attiva, pero tutti sanno che non c'è niente di meglio per una madre che averti sotto lo stesso tetto, nonostante quello che fai sotto questo tetto sia, per esempio, sesso anale.

Diverso dal libro precedente, sicuramente più introspettivo, decisamente ostico per un uomo (ma non per questo meno interessante), Nueve lunas è senza dubbio un altro passo avanti per la Wiener. Divertente, sboccato, irregolare, lunatico, altalenante come l'umore di una donna incinta, appunto, più che trasgressivo difficile da inquadrare, particolarissimo, senza peli sulla lingua. Non è stato ancora tradotto in italiano (per cui prendete gli estratti con le molle, perché ne ho fatto una traduzione sicuramente scorretta, ma che mirava soprattutto a renderne il senso più possibile), ma non è detto non accada presto, così come è stato per il libro precedente.

Se la nascita di un bambino è un rituale consumistico, Ikea è il tempio consacrato al quale ogni futura madre proletaria deve recarsi come un'assidua devota. [...] Mi ha sempre sorpreso la quantità di cose che non voglio fare e finisco per fare, tanto come la quantità di cose che voglio fare e non posso fare. Sono stata bollata come "comunista del Corte Inglés(una catena di supermercati spagnoli, la più importante, nati da una catena di sartorie) per il modo in cui si scontravano la mia teoria e la mia pratica.

2 commenti:

massi ha detto...

lo voglio già. e ncora non ho iniziato il primo.

massi ha detto...

ancora con la "a" è ovvio.