No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120911

Luftslottet som sprängdes

La regina dei castelli di carta - di Daniel Alfredson (2010)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: macchiélelì, ramba?

Attenzione: la breve recensione che segue contiene spoiler, che possono riferirsi anche ai due film precedenti, Uomini che odiano le donne e La ragazza che giocava con il fuoco.

Lisbeth è in ospedale, conciata piuttosto male. Due camere più in là, Alexander Zalachenko, alias suo padre,  è messo quasi peggio. Ormai però, è conclamato il legame strettissimo tra Zalachenko ed i servizi segreti svedesi, per cui il tentativo di quest'ultimo di liquidare la figlia, viene rivoltato, e Lisbeth viene messa sotto accusa per il di lui tentato omicidio. Lisbeth si decide quindi a rivelare il suo passato pieno di soprusi, e Mikael sarà al suo fianco per darle una mano: non sarà affatto facile.

Conclusione della trilogia Millennium, tratto sempre dall'omonimo romanzo di Stieg Larsson, diretta dallo stesso regista del secondo "episodio". Meno azione, viraggio verso il film da tribunale, con la divertente "presentazione" di Lisbeth in aula con cresta e borchie. Per il resto, intreccio che rimane interessante, ma risultato un po' più debole degli altri due film. Non è una serie, e quindi è giusto così: ogni cosa finisce. Da vedere giusto per chiudere il cerchio, anche se ormai Noomi Rapace, grazie a questi tre film, è diventata una diva lanciatissima. Se lo merita. Da seguire anche Michael Nyqvist, l'interprete di Mikael Blomkvist, buon attore anche se decisamente meno carismatico.

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