No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120916

Intouchables

Quasi amici - di Olivier Nakache e Eric Toledano (2012)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: eduazzione civi'a

Parigi. Driss è un giovane figlio di immigrati senagalesi, che vive nella banlieue con una famiglia numerosa. E' alla ricerca non di un lavoro, bensì di qualcuno che respinga la sua domanda di lavoro per poter avere il sussidio di disoccupazione, e tornarsene così a cazzeggiare e a fumare erba, cercando di stare lontano dai guai, e possibilmente, di farci rimanere pure uno dei fratelli, che comincia ad avere l'età per combinare casini. Driss si presenta quindi ad un colloquio di lavoro: il milionario Philippe, essendo tetraplegico, ed essendo rimasto sprovvisto di un infermiere a tempo pieno, ne cerca un altro, anche senza nessuna esperienza. naturalmente, a Driss non importa assolutamente di lasciare una buona impressione, e quindi si comporta di conseguenza. Quando torna a casa, la zia, che si prende cura di tutti, gli intima di andarsene, visto che erano mesi che Driss non dava sue notizie. Il giorno seguente, si reca nuovamente alla villa di Philippe per recuperare i documenti che attestano il rifiuto, e con sua immensa sorpresa, gli viene comunicato che è stato assunto per un periodo di prova. Comincia così una nuova fase nelle vite dei due personaggi, che non possono essere più diversi l'uno dall'altro.

Film francese campione d'incassi, ben accolto anche da noi, Quasi amici (che titolo di mmerda) è un film di un buonismo incredibilmente telefonato, prevedibile anche nelle gag che fanno indubbiamente ridere, ma che trovo veramente difficile criticare. Perché, parlando onestamente, è pure ben fatto (vedi la costruzione a flashback, con l'incipit d'azione). Ci sarebbero tutti i motivi per criticarlo: classica situazione di contrasto, due classi sociali lontane anni luce che si incontrano/scontrano, situazione in cui, essendo un film, ognuno impara qualcosa dall'altro. Verrebbe immediatamente da pensare che, nella vita reale, accadrebbe esattamente l'opposto. Ma qui c'è l'aggravante: la storia prende spunto da un fatto realmente accaduto (e la fotografia finale, che mostra i due veri protagonisti, ci svela la magia del cinema: i due sono veramente brutti!), e a questo punto, la voglia di essere cattivi lascia il posto anche ad una lacrimuccia.
E' poi sempre difficile criticare un film dove appare François Cluzet (Philippe), sempre bravissimo. Si fa apprezzare Omar Sy (Driss; lo avevamo visto anche in L'esplosivo piano di Bazil, tutte le mie amiche lo hanno qui apprezzato per la sua prestanza fisica); simpatico pure il cast di contorno.

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