No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120420

Abdulrahman


Zeitoun - di Dave Eggers (2010)

Se ne andarono dalla prigione il più rapidamente possibile. Oltrepassato il cancello principale si sentirono sollevati, e ancor di più percorrendo il lungo viale costeggiato dalla recinzione bianca, raggiungendo infine la strada. Di tanto in tanto Zeitoun si voltava indietro, per assicurarsi che nessuno li stesse seguendo. Adnan controllava lo specchietto retrovisore avanzando veloce lungo la strada di campagna, per mettere più distanza possibile tra loro e la prigione. Attraversarono un lungo corridoio di alti alberi, sentendosi a ogni chilometro più sicuri del fatto che Zeitoun fosse assolutamente libero.

Ho scelto questo libro, per leggere qualcosa di Eggers, e chissà, magari ho pure sbagliato. Zeitoun è un libro di cosiddetta nonfiction, visto che racconta la storia della famiglia omonima, ma soprattutto l'odissea vissuta dal capofamiglia Abdulrahman, nato in Siria, marinaio in giro per il mondo prima, proprietario di un'impresa per ristrutturazioni a New Orleans poi, immediatamente dopo il passaggio dell'ormai tristemente famosissimo uragano Katrina. Abdul, infatti, in quei giorni a cavallo di fina agosto-inizio settembre del 2005, a differenza della moglie Kathy, che si portò dietro i quattro figli Zachary, Nademah, Aisha e Safiya via da New Orleans, decise di rimanere in città. La coppia, oltre che essere gestrice dell'impresa Zeitoun A. Tinteggiature e ristrutturazioni, possedeva diversi immobili e aveva quindi molti clienti e molti inquilini in città; Abdul decise che era la cosa migliore da fare. Nonostante l'uragano si fosse rivelato molto più devastante di quello che si immaginava (in realtà, la devastazione fu provocata dal cedimento di alcuni argini), Zeitoun era sopravvissuto, era riuscito a salvare molti effetti personali della loro casa, e, grazie ad una canoa che per sfizio aveva comprato anni addietro in un mercatino, aveva trovato il modo di aiutare altri sopravvissuti meno fortunati, e a telefonare ogni giorno alla moglie, trovando una centralina telefonica, che era rimasta sopra il livello delle acque che avevano invaso la città, proprio in uno dei condomini che appartenevano alla famiglia. L'odissea di Zeitoun però comincia alcuni giorni dopo l'uragano, quando assieme ad altre tre persone, venne arrestato ingiustamente da una pattuglia mista (poliziotti, guardia nazionale, polizia privata) che lo mise nel carcere improvvisato creato in città per arginare sciacallaggio e anarchia. Da qui, senza la possibilità di ricevere cure mediche, alimentazione adeguata, fare almeno una telefonata ed avere assistenza legale, Zeitoun fu trasferito in un altro carcere. Per circa 13 giorni, sua moglie non ebbe più notizie di lui, e non riuscì in alcun modo ad averle.
Eggers ha una scrittura fluida ed incalzante, e la struttura del libro, oltre ad affascinare, con qualche flashback delizioso che ci racconta, con poche pennellate, la vita di Zeitoun, l'inizio della coppia, ed altri splendidi cenni alla famiglia di Zeitoun, tiene col fiato sospeso da quando Zeitoun viene arrestato fino a quando Kathy riesce ad avere nuovamente sue notizie. La storia, che, personalmente, mi ha fatto pensare che sarebbe stato eccezionale aver letto questo libro prima di cominciare a vedere la serie Treme, dà un'idea piuttosto precisa sia del disastro che ha colpito New Orleans, sia del caos generatosi subito dopo, e delle colpe del governo statunitense. Il personaggio di Zeitoun, così come l'intera famiglia, è da amare incondizionatamente dall'inizio alla fine, ed il libro nel suo complesso ha un altro splendido pregio, e cioè quello di avvicinare il lettore all'islam migliore. Zeitoun è, quindi, un libro toccante, intenso, commovente, ben scritto, che se non fosse il migliore di Eggers, mi fa domandare quanto belli possano essere gli altri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ho letto solo questo di lui e questo è bello, bello.

bu