No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120307

Planet of the Apes - reboot


Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie - di Tim Burton (2001)

Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Giudizio vernacolare: mi par d'avetti rivisto... un sara' mi'a vello che mi caò sull'uscio?

2029. Il capitano Leo Davidson, in volo su una missione spaziale su un'astronave che comprende, come equipaggio, anche delle scimmie, disobbedisce agli ordini che gli arrivano in seguito all'avaria di un modulo spaziale comandata da Pericle, uno scimpanzé a lui particolarmente simpatico, e salendo su un altro modulo va alla sua ricerca. Incappato però in una tempesta elettromagnetica, Leo "naufraga" su un pianeta chiamato Ashlar nell'anno 5021. Dopo poco tempo, capisce che il pianeta è comandato da scimmie evolute col dono della parola, che spadroneggiano sugli umani, trattati come schiavi. Leo finisce in gabbia, con altre decine di umani, uomini donne e bambini, e viene appunto trattato come merce da Limbo. Con l'aiuto di Ari, una scimpanzé "attivista" per i diritti degli umani, figlia del Senatore Sandar, e il di lei servitore Krull, un gorilla ex militare, che cova del risentimento verso l'attuale dirigenza dell'esercito, Leo e un piccolo gruppo di umani fugge e cerca di sottrarsi ad una nuova cattura. Ari è però l'oggetto del desiderio dello spietato Generale Thade, che sta cercando un modo per sobillare un golpe ed instaurare un regime militare, a capo del quale ovviamente ci sarebbe lui, ed è pure la persona che ha ridotto a fare il servo Krull. Thade e il suo fido braccio destro, il colonnello Attar, muovono l'esercito per fermare la fuga degli umani e dei loro alleati scimmie.

Forse criticato più per le altissime aspettative che avevano critica e spettatori, da un regista considerato un genietto, che per la reale pochezza di questo reboot (che, in realtà, Burton non considerava, quantomeno nelle sue dichiarazioni, un remake, bensì una re-immaginazione dell'originale, ispirato al libro di Boulle, al quale per assurdo si avvicina di più rispetto al film del 1968), Planet of the Apes 2001 è effettivamente uno dei peggiori lavori di Tim Burton. Visivamente, ovviamente, superiore all'originale, il film si perde in preamboli piuttosto inutili e soffoca in un interminabile pre-finale "da combattimento"; perde qualcosa mascherando la parte migliore del cast (Tim Roth, ugualmente bravo, è il Generale Thade, Helena Bonham Carter è Ari, Michael Clarke Duncan è Attar, Paul Giamatti è Limbo), e prova a dare, appunto, una re-interpretazione, inserendo qualche similitudine attuale, ma non riesce né a mordere, né a risultare realmente appassionante. Mark Wahlberg è l'interprete principale nella parte di Leo Davidson, prova incolore, ed Estella Warren, tanto bella quanto inespressiva, è Daena. C'è perfino Kris Kristofferson (Karubi), l'immancabile Lisa Marie nella parte di Nova (gli storici del gossip dicono che su questo set Burton abbia fatto lo switch: da Lisa Marie a Helena Bonham Carter), e addirittura Linda Harrison (la Nova dell'originale) in un cameo, nonché Charlton Heston, irriconoscibile stavolta nei panni di una scimmia, Zaius, il vecchio padre di Thade.

Nessun commento: