No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120304

Dot.com


Aguasaltas.com - Un villaggio nella rete - di Luìs Galvao Teles (2011)

Giudizio sintetico: si può perdere (1,5/5)
Giudizio vernacolare: però è un ber posto

Aguas Altas è un villaggio minuscolo, nell'interno del Portogallo, immerso in un paesaggio paradisiaco. In mezzo al verde, vicino ad un lago, si raggiunge tramite una tortuosa strada sterrata, è abitato da poche persone, tranquille e felici, tutti si conoscono, nessun problema di sorta. Pedro è un giovane ingegnere civile che sta lavorando alla modernizzazione della strada che, appunto, porta al villaggio. E' fidanzato con Ana, che lavora come anchor woman nella più importante televisione portoghese, ed è autore del sito aguasaltas.com, che naturalmente pubblicizza il villaggio. E' lui che lo ha creato e che lo aggiorna, ma per usarlo ha chiesto il permesso di tutto il paese. Il caso vuole che una multinazionale spagnola, che vende acque minerali e bevande, annoveri tra i suoi prodotti un'acqua minerale che si chiama esattamente come il villaggio. La multinazionale fa causa al sito e chiede 500mila euro di risarcimento. Pedro vorrebbe chiudere immediatamente il sito, ma bisogna votare. Ma comincia a diffondersi la convinzione che se la posta in gioco sono 500mila euro, il sito possa valere di più; il "fronte del no" si diffonde, ed il caso assume una risonanze internazionale. Ecco che ad Aguas Altas finisce la tranquillità, arrivano inviati di giornali, televisioni, e perfino esponenti del governo portoghese.

Strana storia, quella di questo "piccolo" film portoghese, così come si evince già dal fatto che su imdb.com sembra quasi che ne esistano due (tanta è la pochezza di informazioni, ed il fatto che come sempre, gli è stato cambiato il titolo originale). Il film è del 2007, regista un esperto ma sconosciuto portoghese, e non si sa tramite quale tortuosa strada, sul finire del 2011 viene distribuito in Italia (pare che sia stato distribuito solo in patria e nel nostro Paese) dalla Kitchen Film. Naturalmente con pochissime copie, in un periodo affogato dai cinepanettoni, il film si converte in oggetto di culto. Per assurdo, il film è tutto fuorché un culto. Una commedia leggerina, che solo marginalmente affronta una riflessione sul potere devastante dei media (e di internet), una commedia come tante, recitata così così da un cast quasi interamente portoghese e da qualche eccezione spagnola (Marìa Adànez nei panni di Elena, la "inviata" della multinazionale che "cambia" sponda dopo un soggiorno nel villaggio), con una regia da cartolina, film, alla fine, che ha il solo pregio di farci "scoprire" un angolo di vero paradiso, la zona di Ferreira do Zezere, non lontana da Ourém.

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