No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111222

Takes life. Seriously.



Dexter - di James Manos, Jr. - Stagione 6 (12 episodi; Showtime) - 2011






Dexter, se devo paragonarla a qualcosa, è una serie che mi ricorda Judging Amy, però al contrario. In fondo, sempre di giustizia si parla. Dexter è una serie che non soffre lo scorrere del tempo, nonostante a grandi linee, come detto ogni volta che ne parlo, lo schema di ogni stagione sia sempre lo stesso. Anzi, se possibile, con il passare del tempo si è affinata, ha perso i tempi morti, nei clichés di genere non ci casca più, o almeno, non se ne fa accorgere. Dexter è una di quelle serie che ogni stagione, ogni episodio, vedi scorrere i titoli di coda e ti dici "'sti cazzo di sceneggiatori sanno proprio fare il loro lavoro". Il bello è che ogni volta, ogni stagione, ogni episodio, credo che sia sempre più complicato. E il bello è che ci riescono. Sempre.






Questa stagione mi è parsa una delle, se non la, migliori. Dexter Morgan è definitivamente un padre single (anche se, proprio a causa di questo, c'è l'ingresso nel cast di Aimee Garcia, nei panni di Jamie Batista, la sorella di Angel, giovane studentessa e, appunto, babysitter di Harrison super disponibile; una discreta gioia per gli occhi). Harrison cresce, e c'è da pensare alla sua educazione, alla scuola da scegliere. Una di quelle "papabili" è una scuola cattolica, gestita da suore. Dexter si interroga sul suo rapporto con la religione, in particolare con quella, appunto, cattolica. Più o meno allo stesso tempo, ecco che appaiono una sorta di alpha e omega: Brother Sam, un Mos Def dal profilo basso ma efficace, un ex gangster e carcerato, che proprio in carcere "incontra" la vocazione, e una volta fuori diviene pastore, gestendo inoltre un'officina di riparazioni auto, nella quale lavorano solo ex malviventi che tentano di redimersi, e il Doomsday Killer (il killer del Giorno del Giudizio), un serial killer (il classico antagonista di Dexter, presente in ogni stagione) che uccide in nome del Signore, inscenando ogni volta un tableau dell'Apocalisse.



Non è finita qui: LaGuerta è promossa capitano, e Matthews le fa accettare che, a succederle, sia Debra. Debra sta rompendo con Quinn, e la cosa, unita alla promozione inaspettata, che la carica di ulteriori responsabilità, la spedisce dritta dalla psicologa della sezione. Il trattamento porterà alla luce sentimenti sconvolgenti...






Sempre più difficile dire chi sia più bravo tra Michael C. Hall (Dexter) e Jennifer Carpenter (Debra; a proposito: i due, sposati nella vita reale, hanno recentemente divorziato). Buone le prove del resto del cast, ottime le regie, sempre splendida la fotografia; ma, come detto, quelle che splendono più di ogni altra cosa sono le sceneggiature, valide e vive fino al finale ad orologeria, che lascia tutti col fiato sospeso in attesa della prossima stagione. Il contratto è stato rinnovato per la settima e per l'ottava. E chi se le perde?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche a me è piaciuta tantissimo questa serie, e il finale è in assoluto il piu' bel finale delle sei serie. Sono proprio curiosa di sapere come riusciranno a gestire le conseguenze di questa scelta nella prossima.
Cavolo, lunedì quando abbiamo visto l'ultima puntata siamo rimaste proprio di stucco, non ci aspettavamo quel finale. Io dei sentimenti di Debra me ne ero accorta già dalle prime sedute dalla psicologa, ma il resto, l'altra scoperta intendo, non me la aspettavo.
Baci e Buon Natale
Miki

jumbolo ha detto...

ciao cara! altrettanto!