No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110507

fast five - un'altra campana

Fast and Furious 5
Di Justin Lin. Con Vin Diesel, Dwayne The Rock Johnson, Paul Walker. Stati Uniti 2011, 130’


Il quinto capitolo di Fast and furious, dopo qualche passo falso, riporta la serie al livello che le compete: un’orgia di motori rombanti, sgommate e mostruosità corazzate che fanno sembrare discreto anche un Hummer. La combinazione di ironia, disprezzo per le leggi della fisica, energie facilmente rinnovabili ed enfasi sui valori familiari (anche se non si tratta della famiglia tradizionale, ma del legame genuino che lega un gruppo di fuorilegge dal piede pesante sull’acceleratore), a modo suo, funziona. Stavolta ci troviamo a Rio de Janeiro dove Dominic Toretto (Vin Diesel) e la sua banda viaggiano per le strade della città a velocità folle o compiono dei salti inverosimili sui tetti in lamiera delle favelas per sfuggire a una falange di federali guidata da Hobbs (Dwayne The Rock Johnson, che riporta in vita un personaggio stile Terminator, tutto muscoli e monosillabi). Il film comincia con una rapina a un treno che stabilisce un nuovo standard di implausibilità. Ma poi si supera in un inseguimento che coinvolge un’enorme cassaforte trainata da due automobili: una specie di schiacciasassi che travolge qualunque cosa si trovi sulla sua strada. Una sequenza sterminata, esplicitamente concepita nel disprezzo di ogni legge della fisica. La tecnologia digitale, che rende tutto possibile anche se non necessariamente plausibile, viene usata per spazzare via ogni memoria dei più eleganti inseguimenti della storia del cinema, i cui pionieri sono stati Buster Keaton e Harold Lloyd. Certo qualche colpo di genio c’è, ed è un additivo capace di spingere al limite ogni singolo ottano di benzina.
-Joe Morgenstern, The Wall Street Journal

Dal sito di Internazionale

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