No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110401

parla ora


Speak Now - Taylor Swift (2010)

L'ho lasciato un po' nel dimenticatoio, il terzo disco di Swifty, uscito lo scorso ottobre, ma, come al solito mi capita di tirarlo fuori quando, come già detto una volta, per un ragionamento un po' stupido, voglio sentirmi come mi sentivo a sedici anni dopo una delusione amorosa. Al primo ascolto, l'impressione è che ci siano potenzialmente meno singoli rispetto al precedente Fearless, e invece mica è così; certo è che l'americanina (non tanto ina) sa scrivere canzoni pop, virate in chiave country-rock, e sa scrivere belle ballate. Per esempio, in questo album c'è un pezzo, che si chiama Back To December, che per carità, non è mica Stairway To Heaven, però è una gran bella canzone, con un testo romantico e prevedibile, ma che arriva dritta al cuore.
A ben guardare, o ascoltare, che dire di Haunted? Certo, orchestrazione pure troppo pacchiana, però, anche questa arriva. Ma la lista potrebbe continuare, ascoltandolo bene.
Che poi, dal vivo abbia la metà della voce che ha sul disco, e che spesso alcuni passaggi dei suoi pezzi si assomiglino un po' tutti, è vero pure questo. Che in diversi pezzi si senta chiara l'influenza defleppardiana (Mine, i coretti del ritornello, e non solo; ricordiamoci dell'interessante live proprio insieme ai Def Leppard, uscito in dvd per la serie CMT Crossroads, uno show televisivo che va in onda appunto su Country Music Television, e che mette insieme artisti basicamente country con artisti di altra estrazione, divertitevi a scorrere la lista), anche. Quest'ultima cosa non è poi necessariamente un male, anzi. Quello che alla fine conta, è che Taylor sforna una ulteriore prova piuttosto piacevole, che non pretende di rivoluzionare la musica, ma solo di farsi ascoltare. E la lista dei premi ricevuti nella sua breve carriera, impressionante, parla da sola, e dice che c'è già riuscita.

1 commento:

Enrico Bartelloni ha detto...

Ci sono alcune canzoni, soprattutto alla radio, che dopo l'ascolto non ti lasciano nulla. Mentre sentivo il doppio CD, ho avuto più di una volta la stessa sensazione. Ci sono delle punte, ma è calma piatta.
Ascoltabile.