No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110214

aprendo porte


Abriendo Puertas - Gloria Estefan (1995)

Oggi facciamo un bel passo indietro, ma parliamo di un disco, e di un'artista, che non è direttamente collegata col rock. Parliamo di Gloria Marìa Milagrosa Fajardo Garcìa de Estefan, meglio conosciuta come Gloria Estefan, tizia che mi è simpatica, pur essendo la figlia di uno che era una delle guardie del corpo del dittatore cubano Fulgencio Batista.
Parliamo quindi di musica che genericamente può essere definita come latina. A questo punto, è necessaria una specie di introduzione.
Presumendo che lo sparuto gruppo di lettrici e lettori che frequenta fassbinder sia prevalentemente dedito all'ascolto di rock e pop, posso immaginare che la musica, appunto, che si definisce latina vi faccia un po' l'effetto che faceva a me le prime volte che la ascoltavo, più che altro perché vi ero costretto da situazioni, per così dire, ambientali: una noia mortale dopo qualche minuto. E' vero che oggi, anche qui da noi, la percezione è cambiata. Molte persone si sono appassionate ai balli latino-americani. Ciò non vuol dire che apprezzino il genere.
Detto questo, la Estefan, cubana trapiantata negli USA all'età di un anno, prima di "mettersi in proprio" ha partecipato, a partire dall'età di 20 anni, a circa 10 dischi dei Miami Sound Machine. Dopo di che, sempre sotto l'ala protettrice del marito Emilio, ex leader dei MSM, ha dato inizio ad una carriera che le ha fruttato moltissimo, per dire, oltre ai soldi, pure l'appellativo di Latin Pop Queen. Questa carriera solista consta, al momento, di 13 album.
Ma questo, a mio giudizio, è proprio speciale. Fu il secondo cantato interamente in castigliano, ed è un disco che, avendo poche influenze spiccatamente pop statunitensi, risulta travolgente nella sua carica latina. I pezzi sono tutti composti da Kike Santander, colombiano, considerato una sorta di leggenda a livello di musica latina, personaggio che più tardi entrerà in contrasto, anche legale, con Emilio Estefan, ma che in questo campo ne sa a pacchi, e si sente.
Pur non essendo esattamente un concept album, il disco, nelle intenzioni di Gloria, doveva essere una dimostrazione delle tradizioni e del modo di fare festa delle popolazioni latino-americane, una specie di inno alla vita ispanico: e così è, infatti.
Molti pezzi sono natalizi, ma non vi aspettate sdolcinate versioni di Jingle Bells: in Centro e in Sud America, il Natale viene in estate, per cui il disco è pieno di allegria, con pochi momenti romantici (Màs Allà, Milagro), e molti travolgenti ed eccitanti. Salsa, Merengue, Bolero, Vallenato, ritmi caraibici e afro-cubani, canzoni impossibili da ascoltare fermi: La Parranda, Felicidad, la title-track Abriendo Puertas, Tres Deseos, sono pezzi indimenticabili.
Naturalmente, la voce di Gloria è impeccabile e funzionale, non interessata ai virtuosismi.
Un ottimo disco se aveste voglia di cambiare genere, anche solo per una volta.

1 commento:

Enrico Bartelloni ha detto...

Ascoltato oggi. Per quello che vale confermo......con alcuni pezzi non si riesce a stare fermi...quindi non adatto a sottofondo durante l'attività lavorativa...
Bel disco.....