No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110112

immortel


Immortal (ad vitam) - di Enki Bilal 2004


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: un è malaccio


New York 2095, tempo di elezioni; è un periodo strano, poco tranquillo: c'è in giro un serial killer, una misteriosa piramide si è posizionata nel cielo sopra alla grande mela, e nel mezzo a Central Park si è creata una zona con un clima polare dove non è possibile sopravvivere. Horus, arrivato dentro alla piramide insieme ad altri dei egizi, ha una settimana di tempo per fecondare una creatura perfetta, individuata in Jill, mutante arrivata a New York da soli tre mesi tramite il misterioso John; il dio ha però bisogno di un corpo, ed ecco che per una coincidenza, l'attivista Nikopol evade involontariamente dall'ibernazione di 30 anni alla quale è stato condannato; Horus userà il corpo di Nikopol, ma il loro rapporto sarà conflittuale. Sullo sfondo, un grasso politico manovrato da una bellissima donna, una multinazionale criogenetica che influenza anche la politica, e un ispettore bionicamente ricostruito dopo un incidente.


Bilal è un maestro fumettista, e il film è ispirato alla trilogia di Nikopol; sui riferimenti visivi, soprattutto sul disegno della città, più "Il quinto elemento" che "Blade Runner", c'è da dire, come il regista stesso ha dichiarato in una recente intervista, che sia Ridley Scott, sia Luc Besson, sono suoi ammiratori.

La sceneggiatura non è un capolavoro, ma tenendo conto che è fantascienza (anche se fortemente legata alle "derive" future possibili, e quindi vagamente "sovversiva", come Nikopol appunto), senz'altro valida; qualche personaggio interessante poco approfondito, come l'ispettore, ma in media la definizione è soddisfacente. In definitiva il film risulta affascinante, un mondo futuribile con un gusto retrò, un'atmosfera fredda che lascia intuire una normalizzazione avvenuta, e che stimola messaggi "rivoluzionari" olografici sparsi in giro; interessante la commistione di attori e cartoon, la Rampling brava ma ridicola e fuori posto con l'acconciatura futuristica, non del tutto convincente la figura di Nikopol forse a causa dell'interprete, Thomas Kretschmann, un po' rigido, mentre decisamente da ricordare la figura di Jill, interpretata da una splendida Linda Hardy, debuttante.

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