No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100714

androidi


The ArchAndroid (Suites II and III) - Janelle Monáe (2010)


Immaginatevi un qualcosa che sta tra Lauryn Hill e Erykah Badu. O comunque da quelle parti là. Grande voce, e spruzzate di funk ogni tanto.

Sicuramente più fresca, visto che le due dive mi paiono entrambe in parabola discendente (la prima senz'altro più della seconda), Janelle è sponsorizzata (e prodotta) da Sean Combs (P. Diddy aka Puff Daddy), ed intitola questo suo ambizioso disco di debutto mettendo tra parentesi un riferimento al suo primo EP Metropolis: Suite I (The Chase) del 2007.

Informandovi, potrete scoprire che, oltre ad ispirarsi chiaramente al film di Fritz Lang Metropolis, l'opera di Janelle è una sorta di concept dove il suo alter-ego Cindy Mayweather diventa, in breve, una figura messianica nella comunità di Metropolis; testi non scontati e abbastanza impegnati, che inglobano elementi di Afrofuturismo.

Collaborazioni di tutto rispetto, grandi doti, influenze che vanno dal funk alla classica, dalla sinfonica al nu-soul e oltre, il lavoro risulta eterogeneo (ovviamente) e a volte difficile da "seguire", ma presenta alcuni momenti notevoli.

Sicuramente una figura da seguire con una certa attenzione.

Faster, Locked Inside, Make The Bus, Cold War, Tightrope, Neon Valley Street, Say You'll Go (queste ultime due molto Lauryn Hill), i pezzi migliori.

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