No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100615

politichese

Su Pomigliano, dall'Ansa:

UGL,RAGGIUNTO OBIETTIVO DI VITALE IMPORTANZA - "E' un accordo positivo, abbiamo raggiunto un obiettivo di vitale importanza: per la prima volta nella storia riusciamo a riportare una macchina in Italia". Lo ha detto il vicesegretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici, Antonio D'Anolfo, commentando l'accordo su Pomigliano per la produzione della Panda, che però non è stato siglato dalla Fiom. Alla domanda se con questo accordo vengano lesi i diritti dei lavoratori, "D'Anolfo ha risposto: "assolutamente no, perché possiamo parlare di tutto, di diritti, di sciopero, di malattia, ma senza lavoro non si può parlare di nulla".

...che tradotto vuol dire "è vero quello che sostiene la FIOM: questo accordo era in pratica un ricatto".

BERSANI, SI' ACCORDO MA E' VICENDA ECCEZIONALE - "Adesso bisogna fare in modo, e lo dico in particolare al governo, che questa vicenda eccezionale non prenda il carattere di esemplarità".

....Bersani.....ma perchè non vai in ferie da qualche parte?

SACCONI, FIOM NON E' PIU' QUELLA DI UNA VOLTA - A Pomigliano "c'é un sindacato che coraggiosamente si mette in gioco, si compromette e accetta la sfida della competitività". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, aggiungendo: "Poi invece c'é un sindacato paralizzato dal blocco ideologico. Purtroppo la Fiom - ha sottolineato il ministro nel corso della presentazione di un suo libro scritto a quattro mani con Gianni De Michelis - non è più quella di una volta. Una volta era un'aristocrazia operaia che non avrebbe mai commesso l'errore di allontanarsi dalla sua base".

Si certo, un sindacato che coraggiosamente si mette a novanta gradi....comunque complimenti a Sacconi che ha scritto un libro a quattro mani con De Michelis....no dico: De Michelis eh, mica uno qualunque....

POMIGLIANO E' RIVINCITA RIFORMISTI - L'accordo su Pomigliano "é la rivincita dei riformisti su tutti gli altri". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.

Ah beh, allora adesso siamo tutti più tranquilli.

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