No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100511

luna


Moon - di Duncan Jones 2009


Giudizio sintetico: da vedere (3/5)

Giudizio vernacolare: anche ner futuro, avrà sempre davvenì baffone...


Siamo nel futuro, e la crisi energetica, insieme all'inquinamento e al riscaldamento globale, è stata risolta. Grazie ad un gas del quale è ricca la Luna, l'Helium 3, l'umanità vive in un pianeta Terra migliore. E' così, con una sorta di spot della Lunar, che comincia Moon. La Lunar è una società che sta estraendo l'Helium 3 dalla Dark Side Of The Moon, dal lato oscuro del nostro satellite, con un solo operatore umano, che vive nella base, coadiuvato da Gerty, un robot-entità che parla e si prende cura non solo dell'operatore. Nei vari siti di estrazione, solo macchine, che lavorano in continuo, l'operatore viene avvertito quando c'è da intervenire, altrimenti deve solo farsi un giro quando una cartuccia di Helium 3 è pronta, recuperarla ed inviarla sulla Terra.

I "turni" sono di 3 anni; è il turno di Sam Bell, e la storia comincia quando gli mancano solo due settimane al termine del contratto (come detto, di 3 anni). A casa lo aspetta la bella moglie Tess e la deliziosa figlioletta Eve. Purtroppo, le comunicazioni anche con loro avvengono in differita, visto che nella zona della base non c'è segnale da un po' di tempo. Ad ogni modo, Sam è felice, un po' nostalgico, ma ormai il peggio è passato e lui ha fatto il suo dovere. Finchè non comincia ad avere delle serie allucinazioni, che fanno si che lui stesso provochi un incidente abbastanza serio...


Debutto sulla lunga distanza di Duncan Jones, figlio di tali Angela e David Bowie, appassionato dichiarato di sci-fi, Moon è un gran bel film, appunto, di fantascienza, realizzato con un budget piuttosto contenuto, scritto da Nathan Parker su idea dello stesso Jones, che omaggia apertamente grandi classici dello stesso genere senza plagiarli, anzi, con grande riverenza ed intelligenza, e che ci regala una storia intelligente, che riporta finalmente la fantascienza ad un livello interessante, e non solamente di entertainment.

Le strutture e i mezzi mobili sono tutti modellini, come da tradizione, ma l'impatto visivo non ne risente minimamente; gli effetti speciali sono usati tutti per le scene dove l'attore protagonista, in pratica l'unico di questo film (non è proprio così, ma quasi, lo capirete vedendolo), recita una doppia parte, e non voglio dirvi altro per non rovinarvi l'eventuale sorpresa. Sam Rockwell, specializzato ormai in parti da persona dissociata, o comunque con qualche problema comportamentale (Confessioni di una mente pericolosa, Soffocare), è grande, e dimostra di meritarsi pure film con potenziali platee più ampie, la fotografia e la messa in scena aiutano l'omaggio ad un certo tipo di fantascienza di cui sopra, la tensione giusta seppur la messa in scena tenda ad essere correttamente asettica, i messaggi tra le righe interessanti ed, in definitiva, semplici. Nella versione originale, la voce di Gerty è di Kevin Spacey.

Film notevole, regista promettente.

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