No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100422

taglia e cuci


Nip/Tuck - di Ryan Murphy - Serie completa (7 stagioni; Hands Down Entertainment per FX) - 2003/2010


Inizialmente diffidente da quello che avevo visto di sfuggita in televisione, mi sono avvicinato a questa serie, che racconta alcuni anni della vita di due chirurghi plastici 40enni, casualmente. Il creatore nonché sceneggiatore dall'inizio alla fine, Murphy, è uno da tenere d'occhio, anche al cinema, dove immagino sarà un po' più libero di approfondire molti temi che sparge qua e là anche in questa serie, che è innanzitutto patinatissima. Fotografia brillante e colorata, attori sempre impeccabilmente abbigliati, acconciati e abbronzati, sono marchi di fabbrica di Nip/Tuck. Non c'è solo questo, anche se c'è da dire che tra le comparse figurano decine e decine di uomini e donne da capogiro. La serie resta perennemente in bilico tra superficialità esibita e temi, come detto prima, introdotti ma mai approfonditi a dovere, quali l'essere e l'apparire, l'impegno sociale contrapposto all'arrivismo, la vanità in ogni sua forma, e diversi dilemmi etici non da sottovalutare.

Spesso le sceneggiature sbandano paurosamente, mostrando la corda, a volte invece si assiste a veri colpi di genio improvvisi e spiazzanti.

I due protagonisti, Dylan Walsh nei panni di Sean McNamara e Julian McMahon in quelli di Christian Troy, non convincono mai abbastanza, soprattutto con le loro voci vere (il doppiaggio italiano giova soprattutto a McMahon), mentre il cast di contorno è fatto di valide attrici quali Joely Richardson (Julia McNamara) e Roma Maffia (Liz Cruz).

I temi conduttori, il dualismo tra i protagonisti, il terzo incomodo (la moglie di Sean, Julia, perennemente contesa), la sottotrama gay tra i due, alla lunga stanca.

Un discreto prodotto televisivo, un buon passatempo, che però ha pure il merito di essere crudo a livello visivo (le operazioni di chirurgia plastica), e molto esplicito a livello sessuale, almeno a parole.

Colonna sonora estremamente anni '80 (ma non solo), con delle perle di inestimabile valore (Cars di Gary Newman soprattutto, un pezzo formidabile).

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