No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100205

quasi in silenzio


Jade, 1/4/2005, Fnac, Verona


Vengono da Monfalcone i quattro Jade, sono amici di Elisa, loro concittadina, che canta (o meglio, recita quasi) nel loro primo singolo Opera, singolo che traina il loro debut album ''In Silence'', un disco rock con evidenti riferimenti a Muse e Jeff Buckley, un bel disco, suonato con sorprendente personalità per essere un primo lavoro, per di più italiano. Il breve set acustico suonato nello scenario della Fnac del bellissimo centro storico di Verona, è la prima di quelle che i Jade stessi sperano essere una lunga serie di date, non solo acustiche. Il limite è proprio questo: l'acustico. Ascoltando ''In Silence'' è quasi impossibile non venga voglia di vedere e sentire i quattro in un concerto fragoroso; l'acustico appare leggermente limitante. Nonostante ciò, i ragazzi dimostrano professionalità, presentando un set breve (6 pezzi, dei quali uno suonato due volte; in scaletta Acid Heart, You Are, Song in A Minor, Jean Jacques, In Silence, Opera e, vista la buona risposta delle poche decine di convenuti, finale con bis di Acid Heart), ma preparato appositamente per essere eseguito a spina staccata. Ce ne accorgiamo dagli arrangiamenti, attentamente studiati. Tecnicamente accorti, spicca tra loro Riccardo alla chitarra solista, impegnato anche col campionatore per conferire spessore al tappeto sonoro, e Gianluca, amante smodato del falsetto (oltre a Buckley confesserà di amare moltissimo Antony and the Johnsons), che si arrampica sulle belle melodie senza risparmiarsi per niente. Sanno ancora troppo di Muse, ma assicurano che stanno cambiando. Ho una gran voglia di vederli in un concerto ''elettrico''.

Promesse.

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Curioso rileggere adesso questo report. I Jade esistono ancora e sono senza contratto. Sono rimasti un duo, formato, guarda caso, da Riccardo e Gianluca.

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