No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100122

The Damned United




Il maledetto United - di Tom Hooper 2009



Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Giudizio vernacolare: pare di vede' il Livorno



Brian Clough, nato a Middlesbrough nel 1935, fu un calciatore del Middlesbrough e del Sunderland, con due presenze anche nella nazionale inglese, che dal 1965 scelse la carriera di allenatore. E' stato uno degli allenatori più vincenti d'Inghilterra, ed è rimasto famoso anche per il suo approccio mediatico, senza peli sulla lingua, e per il suo "odio" verso Don Revie e il "suo" Leeds United (il "maledetto" del titolo). Il film racconta i 44 giorni di Clough alla guida del Leeds, allorché Revie fu chiamato ad allenare la nazionale inglese, per sostituire Alf Ramsey, esonerato in seguito alla mancata qualificazione dell'Inghilterra alla fase finale dei Mondiali del 1974. Ma non solo: c'è il suo rapporto con l'amico e collaboratore Peter Taylor, scopritore di talenti e grande conoscitore di calcio, quello con alcool e sigarette, la ragione della rivalità con Revie e il lato etico di Clough (uno dei motivi per cui odiava Revie e i giocatori del Leeds è che erano scorretti e "montati"; ricordato anche perchè definì i calciatori della Juventus, dopo una semifinale di Coppa Campioni giocata dall'allora suo Derby County contro la squadra torinese, cheating bastards).



Non propriamente una bio-pic, questo film di Hooper, regista soprattutto televisivo, che doveva essere diretto da Stephen Frears, tratto dall'omonimo libro di David Peace. Come detto, il film focalizza l'attenzione su alcuni periodi della carriera di allenatore di Clough, i 44 giorni di cui sopra, nel 1974, e l'episodio dal quale scaturisce la rivalità con Revie, nel 1967, ripercorrendo non pedissequamente poi la storia di Clough; la sceneggiatura è di Peter Morgan, autore tra l'altro di L'ultimo Re di Scozia, Frost/Nixon - Il duello (sua anche la commedia teatrale omonima) e di The Queen, e si destreggia bene tra molti "salti" (avanti e indietro) temporali, concedendosi una chiusura buonista che lo rende adatto a qualsiasi tipo di pubblico, facendolo diventare una sorta di inno all'amicizia (anche se la scena della riconciliazione tra Clough e Taylor va oltre l'amicizia; mi chiedo come doppieranno gli "I love you", "I love you too" in italiano).


Se pensiamo ai film sul calcio, ci rendiamo conto di quanto siano scarsi, di quanto nessuno sia mai riuscito a rendere su pellicola la magia di questo sport, per cui dev'essere proprio difficile. Anche questo film non fa eccezione, seppur il soggetto sia una persona, è stato pur sempre un allenatore di calcio. Ma, anche se non è un capolavoro, The Damned United risulta davvero avvincente soprattutto nella prima parte, e ci regala alcune scene davvero da grande cinema (la preparazione degli spogliatoi per la partita contro il Leeds, da parte di Clough, fantastica), insieme a dialoghi mai noiosi o prevedibili.


La fotografia si adatta perfettamente al contesto storico, la cui ricostruzione è accurata e affascinante (gli stadi, i vestiti, ma anche gli interni). La regia è forse un po' didascalica ma ha buone trovate, e alla fine lascia soddisfatti. Gli attori, sia i protagonisti sia quelli con meno spazio, fino ai bambini, svolgono un grandissimo lavoro. Seppure troverete molte critiche ed articoli che vi diranno che Michael Sheen è stato scelto anche per la sua somiglianza con Clough, la somiglianza più impressionante mi è parsa quella di Colm Meaney con Don Revie (la apprezzerete anche perchè ci sono diverse immagini di repertorio con i veri Revie, Clough e Taylor). A parte questo, il trio Sheen, Meaney e Spall è eccezionale. Nel cast anche Stephen Graham (Billy Bremner) e Jim Broadbent (Sam Longson).


Un film e un (grande) attore (Michael Sheen) che rendono giustizia a un grande personaggio.

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Il film doveva uscire oggi in Italia. La data di uscita, invece, è stata cancellata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quando uscira'??

bruz

jumbolo ha detto...

non si sa