No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091119

delusioni


Lo so, non sono questi i problemi. E infatti, mi sono reso conto questa mattina che ieri sera si erano svolti gli spareggi per le nazionali di calcio che ancora si dovevano qualificare ai Mondiali 2010.

Ognuno, anche se l'Italia era già qualificata (e chi segue già saprà che chi scrive NON tifa Italia), ha vissuto la cosa dal proprio punto di vista. Ecco, stamattina mi documento, e scopro che un altro dei pochissimi calciatori che rispettavo dal punto di vista umano, mi ha deluso. E' così, la vita è fatta anche di questo. Non che mi metta a digiunare eh, intendiamoci.


Thierry Henry, nato a Les Ulis da padre proveniente da Guadalupe e madre proveniente dalla Martinica, grande giocatore, simpatico, simpatie di sinistra e portabandiera dell'antirazzismo, sempre pronto a festeggiare le vittorie con sobrietà e sempre il primo a consolare i perdenti o a stringere la mano ai vincenti senza astio, ieri sera si è reso protagonista di un gesto squallido. Ovviamente, rientra nella normalità, parlando di calcio: ogni tifoso sogna di vincere così una partita importante contro la squadra che odia. E quindi, tutto ciò dovrebbe farci riflettere.


Il gesto è questo:



E le dichiarazioni che seguono, sono a dir poco patetiche:

"Sono onesto, era fallo di mano. Il pallone ha toccato la mia mano nettamente"

"Non sono l'arbitro - si giustifica l'attaccante del Barcellona - Non sta a me giudicare" (ma vai a cagare! n.d.Jumbolo)

"L'Irlanda è un'ottima squadra - dice ancora Henry - si meritano tanto di cappello per come hanno giocato e per il valore dimostrato ma quello che contava per noi era la qualificazione" (ma ri-vai a cagare! n.d.Jumbolo)


Ripeto, son cose, in fondo, di poco conto. Sappiamo che il livello medio di intelligenza, coraggio, dignità della specie umana "calciatore", è quello. Però, visto che a volte ce ne sono alcuni che si distinguono, dispiace quando ci si rende poi conto che sono uguali agli altri, nella media.

Più che altro, dovremmo rifletterci sopra noi comuni mortali che, spesso, perdiamo l'obiettività dietro a questo (che dovrebbe essere) un gioco.

6 commenti:

Filo ha detto...

è un peccato.
quando si presentò alla presentazione della finale di Champions "Arsenal-Barcelona" con la maglietta del Che era un mito.
Anche perché "dall'altra parte" c'era Ronaldinho tutto firmato Nike dalla testa ai piedi.
La differenza era abnorme.

jumbolo ha detto...

...ma come vedi.....

sam ha detto...

Eh, poverini... devono mangiare pure loro...

jumbolo ha detto...

mah, qui la cosa perversa è che henry mangia benissimo lo stesso, perchè i premi che i calciatori beccano con le nazionali non sono niente in confronto a quelli che prendono con le squadre di club
e lui gioca nel barcellona
non so se mi spiego

se fosse andato dall'arbitro a confessare sarebbe probabilmente stato crocifisso in patria, ma anche no, perchè i francesi avrebbero trovato il modo di vantarsi di un gesto nobile che nessun altro ha mai compiuto, e sarebbe diventato l'idolo mondiale del fair play e della signorilità

e magari in quei 3-4 minuti che rimanevano trovavano il modo di fare lo stesso un gol buono

perchè a volte il destino è strano

massi ha detto...

non credo che nel mezzo dell'area di rigore a tre minuti dal termine in una mezza mischia uno stia a pensare al premio partita o altro.
in generale non credo proprio che uno pensi davvero, credo più che anche (o forse soprattutto) in un giocatore professionista in quel momento l'istinto di metterla dentro prevalga su tutti.

per cui il gesto in se non mi stupisce ne scandalizza. certo avrebbe potuto andare dall'arbitro e avrebbe fatto una cosa enorme (anche solo a livello simbolico) ma penso che comunque anche negli istanti del dopo-goal, con lo stadio che urla e i compagni che feteggiano sia davvero difficile per tutti (calciatori e non calciatori) pensare lucidamente.

in questo non mi sento di colpevolizzare così henry (che comunque non conosco). è umano e ha sbagliato,
più interessante sarebbe da capire, perchè dopo le proteste degli avversari, l'arbitro non ha chiesto direttamente a henry se avesse toccato la palla di mano.
se avesse mentito non potrebbe cavarsela poi nelle interviste con un "non sono io l'arbitro".
davvero, perchè gli arbitri non fanno queste cose?

tralasciando che la prova tv sarebbe l'ideale in questi casi.

p.s. se fossi un tifoso il mio sogno sarebbe di vincere rimontando all'ultimo minuto con un gol in rovesciata dalla trequarti, ma ognuno è fatto a modo suo.

Anonimo ha detto...

più che il gesto danno fastidio le dichiarazioni post-gara e i tentativi di consolare gli irlandesi dopo il fischio finale. ma statti zitto e scappatene negli spogliatoi.

ah quanto ho bestemmiato l'altra sera...
vit