No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090703

slam


Tutto per una ragazza - di Nick Hornby


Sam, skater per passione, studente per forza, vive a North London, teenager normalissimo con i normali alti e bassi, i pensieri, i desideri, le abitudini dell'età, ci racconta una storia che gli è accaduta poco tempo prima, quando a circa 16 anni, con una madre, divorziata e con l'innata capacità di scegliersi fidanzati strazio, che lo ha avuto alla stessa età (16 anni), conosce, tramite la mamma (sempre lei), Alicia, stessa età ma altra scuola, bellissima e sveglissima, ed accade quello che per i suoi primi 16 anni si era sempre ripromesso non sarebbe accaduto. Tutto per una ragazza.


Hornby affronta un tema molto attuale, almeno in Inghilterra: le gravidanze di genitori giovanissimi. Primo punto per cui potrebbe non interessare molto in Italia. Lo affronta col suo piglio, giustamente definito da molti scanzonato, ma non certamente stupido, anzi. Prova ad affrontarlo dal punto di vista dei teenager, e ce la mette tutta. Ci riesce a metà.

Ho letto, per la precisione su un commento alla recensione, sul sito italiano IBS, che c'è chi divide i lavori di Hornby tra "soggettivi" e "non soggettivi", e cioè tra quelli scritti in pratica autobiograficamente (o, almeno, con una punta di sé dentro il personaggio principale), e quindi Alta fedeltà, Febbre a 90°, Un ragazzo ma anche 31 canzoni, e quelli scritti mettendosi in una soggettiva non sua, Come diventare buoni, Non buttiamoci giù e, adesso, questo Slam tradotto, chissà perchè, con Tutto per una ragazza. Concordo anch'io che i migliori appartengono alla prima categoria; ma credo anche si debba apprezzare lo sforzo, quello di indossare altri panni ed affrontare temi attuali e importanti, anche se con tono semiserio. Tra l'altro, visto che la seconda categoria è quella più recente, è uno sforzo evidentemente fatto anche per non ripetersi all'infinito (o per esaurimento della vena).


Il libro in questione è scorrevolissimo, a tratti molto divertente, alla fine non riuscitissimo, con alcune parti difficilmente credibili e non del tutto funzionali, irrisolto dal punto di vista sociale, ma che fornisce comunque spunti di riflessione interessanti.

Non è più l'autore-culto di un tempo, e magari riuscirà a scrivere un altro capolavoro lavorandoci sopra, ma è sempre uno scrittore che si fa apprezzare.

Un amico. Un ragazzo.

Nessun commento: