No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090701

i signori dello skate


Lords Of Dogtown – di Catherine Hardwicke 2005


Giudizio sintetico: si può vedere


La storia vera dell’adolescenza di Stacy Peralta, Tony Alva e Jay Adams, i tre Z-Boys (dal negozio Zephyr surf, di Skip, il loro primo mentore) che rivoluzionarono il modo di fare e pensare lo skateboard, avvicinandolo al surf. Le famiglie difficili, la difficile accettazione da parte dei grandi al molo del surf, la rivoluzione delle ruote in uretano, la siccita’ e le piscine vuote, le prime gare, le prime lusinghe, i primi soldi, le strade che si dividono.


La Hardwicke si conferma, dopo ‘’Thirteen, 13 anni’, un occhio attento verso l’adolescenza, e, anche se questo film e’, in definitiva, poco piu’ che una glorificazione (del resto, la sceneggiatura e’ di Peralta stesso, e si nota…), riesce a far rimanere la pellicola entro un certo tono sobrio, nonostante una sorta di amarcord stile ‘’Un mercoledi’ da leoni’’, la sottolineatura delle strade differenti dei tre protagonisti, e il finale che poteva essere strappalacrime. Inoltre, i risultati che riesce ad ottenere dai giovani attori sono realmente brillanti: basta osservare attentamente la prova che riesce a fornire Emile Hirsch interpretando Jay Adams, quello dei tre che ha davvero avuto una vita sex drugs and rock and roll (compreso il carcere), attor giovane che non ricordavamo cosi’ bravo e in palla nel pur passabile ‘’La ragazza della porta accanto’’.
Per rimanere in tema di ‘’links’’, doveroso segnalare il bellissimo John Robinson nei panni di Stacy Peralta (ma guarda un po’…), gia’ visto in ‘’Elephant’’, Nikki Reed nei panni della sorella di Tony Alva, contesa tra Stacy e Jay, gia’ vista e amata/odiata nei panni dell’amica tentatrice di ‘’Thirteen’’, e, per i piu’ informati e cine-maniaci, America Ferrera (Ugly Betty), la chica tutta tette che fa da ‘’apripista’’ a Sid, gia’ vista nello splendido ‘’Le donne vere hanno le curve’’. Heath Ledger (Skip) un po’ sopra le righe.


Non certo un film impegnato, ma sicuramente un film ‘’cool’’, a partire dal cartellone (che sembra una copertina di un cd, magari dei Red Hot Chili Peppers), proseguendo con i titoli di testa ‘’graffitati’’, la fantastica scena di apertura sulle note di Voodoo Child e il surf tra i pali del vecchio molo, la prima gara di Stacy sulle note di Iron Man dei Sabbath, le discese in skate in gara col semaforo, e cosi’ via, sulle note di una colonna sonora antica, ma assolutamente grandiosa.

Non e’ da Oscar, ma e’ un bel vedere.

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