No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090307

rachel getting married


Rachel sta per sposarsi - di Jonathan Demme 2008


Giudizio sintetico: si può vedere



Kym esce dalla (ennesima) riabilitazione in permesso: sua sorella Rachel si sposa. Kym ha lavorato come modella, ma ha un passato costellato da episodi segnati dalle dipendenze. Nonostante tutto, conserva un carattere forte, a volte prepotente, non riesce a tacere. I genitori hanno divorziato anni addietro, ma sono rimasti in buonissimi rapporti. Il ritorno a casa di Kym, in un'occasione come quella del matrimonio di Rachel, non può non scatenare discussioni e scenate, facendo riaffiorare perfino cose che si vorrebbero seppellire per sempre.


Jonathan Demme è un regista mi viene da dire onesto. Ricordiamoci alcuni suoi lavori: Philadelphia, Il silenzio degli innocenti, The Manchurian Candidate, The Agronomist e poi molti video o film musicali per New Order, Talking Heads, Neil Young. Onesto e eclettico. Questa volta si cimenta con un film sceneggiato da Jenny Lumet, figlia di Sidney, al suo debutto come sceneggiatrice; una storia che parla della difficoltà di "gestire" i rapporti familiari, soprattutto quando le storie personali non sono perfettamente "lineari", e quando c'è di mezzo il perdono o le cose non dette.

Le scelte registiche sono low budget, camera spesso a mano, digitale, quasi documentaristico. Nervoso come del resto i personaggi del film, specchio piuttosto credibile dei rapporti familiari, è un lavoro apprezzabile, mai noioso seppur molto verboso, ci regala anche scene da ricordare senza essere epiche.

Ha portato alla candidatura all'Oscar la protagonista Anne Hathaway (Kym), che finalmente ha la possibilità di dimostrare di essere un'attrice vera e non una macchietta o una bella bambolina, ma mette in mostra anche un paio di "spalle" non indifferenti: Rosemarie DeWitt nei panni di Rachel, interessante (buca lo schermo in Mad Men seppur interpretando un personaggio non principale: Midge Daniels, l'amante artista di Don Draper) a partire dal viso non bellissimo, e Bill Irwin nei panni di Paul, il padre delle due, caratterista dalla carriera equamente divisa tra televisione e cinema, molto bravo a passare dalla felicità del padre della sposa alla profonda tristezza, repressa a causa di una tragedia del passato. Si rivede con piacere anche Debra Winger nei panni della madre algida.

Un "piccolo film" da un grande regista. Coraggioso.

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