No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090207

nazifilm


Nazirock - di Claudio Lazzaro 2008


Giudizio sintetico: si può vedere, ma con equilibrio


Nazirock è un documentario che ha acquistato una certa celebrità prima di essere visto, a causa delle minacce di azioni legali da parte di Forza Nuova ai danni dei gestori delle sale cinematografiche che eranoniin procinto di proiettare il film. A cura di Claudio Lazzaro, già autore di Camicie Verdi, ovviamente a proposito del movimento leghista, il documentario si presenta già con il sottotitolo il contagio fascista tra i giovani italiani: si capisce chiaramente dove si va a parare. E, in effetti, da persona tendenzialmente di sinistra, quale mi ritengo, la visione così come si presenta, fa paura. Ovviamente, ci sono due livelli di paura. Quello che ti assale alla vista di giovani ignoranti come non mi viene nessun termine di paragone sostenibile, e quello che ti prende davanti agli ispiratori di questo (e altri) movimento.


Ma il punto, se vogliamo dimostrarci più intelligenti di queste persone che effettivamente impauriscono per la loro pochezza, è un altro. Il documentario in questione, seppur molto interessante e abbastanza descrittivo della situazione (ma non esauriente), non è equilibrato. Anzi, come certi film di maniera, che cercano la lacrima facile con espedienti narrativi triti e ritriti, Nazirock cerca la scorciatoia dell'ignoranza di destra (di alcuni sostenitori), insieme alle dichiarazioni ad effetto di alcuni cosiddetti intellettuali. E' qui che l'operazione perde di valore.

A questo proposito, mi sono imbattuto in una sorta di recensione in rete, che vale più di molti fiumi di parole letti sulla stampa ufficiale: vi invito a leggerla, commenti compresi.


Un dato solo, ma importantissimo: il pezzo Frana la curva, nel film usato tendenziosamente e attribuito agli Hobbit (band apertamente di estrema destra, francamente piuttosto scarsa musicalmente, come del resto l'altra, i Legittima Offesa; un po' meglio i Contea, ma dal genere vagamente celtico e sinceramente palloso), è in realtà dei disciolti Erode, antica oi-punk band di Como dichiaratamente di sinistra. Già da qui si può intuire che la valenza dell'operazione ne esce se non screditata, quantomeno palesemente discutibile.


La conclusione: guardiamolo, ma obiettivamente. E' corretto pensare che questi movimenti sono pericolosi in quanto basati sull'odio, sulla xenofobia e su valori arcaici a oggi davvero anacronistici, e che comunque sono manipolati dal grande mucchio di centro-destra al potere, che hanno repliche in tutta Europa, per cui da tenere in conto e sotto osservazione. Ma è anche vero che se vogliamo capire, per evitare una reale degenerazione nazi-fascista, dobbiamo prima di tutto osservare come obiettivamente, la sinistra replica alcune di queste storture, dopo di che capire il perchè, personaggi realmente impresentabili come Insabato, Fiore, Ciavardini, Romagnoli, ma anche Rauti e Alessandra Mussolini, riescono a trovare ancora oggi un pubblico che li ascolta e li segue. E, di conseguenza, perchè un dittatore blando come Silvio Berlusconi è arrivato fino a lì.

Non so fino a dove possa aiutarci in questo un'operazione parziale come Nazirock.

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