No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090110

giorno verde


I Green Day sono stata una band che all'inizio mi vergognavo di amare. Non so perchè, forse perchè mi sembravano troppo leggeri, o magari era solo il solito senso di colpa cristiano. Fatto sta che Dookie l'ho macinato, e quando universalmente, dopo 10 anni, con American Idiot tutti, ma proprio tutti, hanno riconosciuto il valore di questo trio, fortissimamente influenzato dal punk californiano (ma non solo), e soprattutto dai Bad Religion, sono stato contento.

Di recente vi ho citato il loro pezzo Nice Guys Finish Last, e l'amico Samu ha sostenuto che Nimrod è il suo disco preferito, a proposito dei Green Day. Ecco, l'ho riascoltato dopo un po' di tempo, è, come capita spesso con loro, piacevolissimo, e come sempre contiene quei 3-4 pezzi che li senti e dici (almeno, io lo faccio) "cazzo, quanto vorrei averlo scritto io". E, intendetemi, sono quei pezzi che non sono niente di che, ma arrivano dritto al cuore con 3 accordi. La già citata prima Nice Guys, che apre l'album, Worry Rock, Scattered. Un pezzo come Uptight lo poteva scrivere Bacharach. E non sto scherzando.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche io ho passato la fase in cui mi vergognavo di esserne loro fan... soprattutto nel periodo in cui ho avuto i primi approcci a generi più seri, tipo con la psichedelia, il metal, l'alternative rock o semplicemente l'hard rock. Poi appunto è arrivato American Idiot ed è rinato l'amore.
Mi sono comunque accorto che il meglio, nel loro genere, questa band lo ha dato coi loro due album più criticati e cioè Insomniac e Nimrod, in assoluto i miei due dischi preferiti del trio di Berkeley. Ho apprezzato tanrtissimo anche Warning, a differenza dei più che lo criticarono in quanto troppo 'leggero', troppo 'pop'.
Io lo reputo il loro lavoro più vicino ai Clash e non è stato difficile innamorarsene.

Per quanto riguarda Dookie e American Idiot sono assolutamente due capolavori genrazionali ma, come succede spesso e volentieri, il loop televisivo/radiofonico a cui siamo stati sottoposti tutti quanti me li ha fatti uscire dal naso, come si suol dire. Mi piacciono parecchio, ma di certo se mi vien voglia di ascoltare qualcosa dei Green Day sono gli ultimi due lavori ai quali penserei.

Sottovalutatissimi.

PS. Io vorrei aver scritto THE GROUCH, geniale.