No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20081013

teatro sociale


Da D la Repubblica delle donne nr.618


Thyssen la doppia menzogna

La tragedia nella fabbrica torinese è al centro del nuovo spettacolo di Pippo Delbono. Per capire le responsabilità di ciascuno

di Laura Landolfi

"Scusate ma io sono più vicino a loro".

Pippo Delbono, attore, danzatore, performer (ma forse autore è il termine che meglio lo definisce) è un fiume in piena. Il suo modo di parlare ricorda i suoi spettacoli fatti di immagini, digressioni, violenza e poesia.

Vicino a chi?

"Vicino a quelli che vanno a casa a piangere i propri cari morti sul lavoro".

Basterebbe questo per spiegare la scelta del suo ultimo spettacolo, La menzogna-studio, ispirato alla tragedia della Thyssen-Krupp, che dal 21 ottobre al 2 novembre apre la stagione del Teatro Stabile di Torino alle Fonderie Limone di Moncalieri.

Perché ha deciso di portare a teatro la tragedia della Thyssen?

"Perché in certi casi il dolore diventa un fatto politico, nel senso di rivoluzionario, spirituale. L'intento non è spettacolarizzare un evento come quello della Thyssen, per venderlo, come fa la televisione, ma cercare di scavare per comprendere le responsabilità di ognuno".

Nel suo lavoro, lei parla di un "doppio livello di menzogna"...

"La menzogna non è solo quella dei datori di lavoro, responsabili delle morti bianche, ma è anche quella alla base della nostra società. Siamo figli della Commedia dell'arte: portiamo una maschera e la dobbiamo accettare, facendo i conti con l'oscurità che abbiamo dentro. Ripartiamo da noi stessi, per evitare di riprodurre i meccanismi di potere che contestiamo negli altri".

E tutto questo come rientra in uno spettacolo?

"Lo spettacolo rende il senso dell'attraversamento del dolore. E il dolore, se lo scegli come compagno, ti fa aprire gli occhi. Ti fa prendere coscienza che la vera bugia è nell'intolleranza, nel razzismo, nel fascismo di ritorno che appartengono a ognuno di noi. Io, come artista, cerco di svolgere la mia funzione poetico-politica mettendo in scena me stesso, la mia carne, le mie ferite. E anche il mio coraggio di mostrarmi 'sporco' e 'infetto' ".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello...mette insieme il mio lavoro (sicurezza sul lavoro) e una delle mie passioni (teatro)!!

Anonimo ha detto...

Spero di vederlo, in Italia.