No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080420

you're a waste


Vi ho già parlato qui del nuovo Get Awkward dei Be Your Own Pet, che ha ottime probabilità di entrare nella mia top ten del 2008. Potrebbe sembrarvi un ulteriore tentativo di sentirsi giovane, ma mi capita spesso di "fissarmi" su alcune canzoni. Credetemi se vi dico che mi succedeva anche nel 1978, non lo faccio per adeguarmi, come dicevo prima, al modo di fruire la musica che hanno adesso i ventenni con download ed mp3.

Visto che i dischi che mi piacciono li riascolto volentieri, in momenti nei quali non c'è niente di nuovo (ultimamente non succede spesso), mi sono innamorato di You're A Waste dei BYOP. La trovo una canzone accattivante, con un ritmo atipico per i ragazzini (riferito alla band), e con un testo interessante. Mi pare di capire che parli di una ragazza che dapprima muore dietro ad un ragazzo, diventa la sua ragazza, poi lo lascia e si dice soddisfatta di avergli spezzato il cuore, visto che durante la relazione il ragazzo l'ha trattata male. Non sono così adolescenziali (la cantante dei BYOP ha compiuto 19 anni poco fa) passaggi come


I wanted so bad to be your girl, I tried thinking 'bout all the lonely nights I cried I look back, what a waste of time

o anche
You're telling lies to everyone who will listen, you want so bad to be the victim, but what you've got to see, is our relationship and breakup is not a competition

Bello il riferimento che vi dicevo prima, della ragazza che si compiace per aver spezzato il cuore del tipo, nel ritornello

Now I'm glad you've got a broken heart, cause I've been trying to fix mine from the start

passaggio che, tra l'altro, suona benissimo. Trovo inoltre che il testo si possa adattare ad ogni fascia d'età: c'è sempre chi, in una relazione, vuole cambiare caratterialmente il partner. Jemina, la cantante, interpreta il pezzo molto bene, e gli altri fanno il loro dovere. Dovreste provarlo.

La foto mostra i BYOP in concerto, ed è tratta da un articolo del Washington Post on line, articolo che trovate qui, abbastanza interessante.

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