No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080410

ancora sui mutui


Da profano comunista, ho trovato interessante le riflessione di Galapagos sul Manifesto di ieri (qui) sulla crisi ormai mondiale dei mutui.



Socialismo bancario
Galapagos
Mille miliardi di dollari: a tanto ammontano le perdite totali previste dal Fondo Monetario internazionale come effetto del crack dei mutui subprime. Finora le perdite accertate sono circa 300 miliardi, ma «lo shock del credito originato dalla crisi dei subprime è destinato a peggiorare in un contesto di significativo rallentamento economico», ha dichiarato ieri Jaime Caruana, direttore del Monetary and Capital Markets Department del Fmi. Insomma, la crisi si sta estendendo a tutto il sistema creditizio e - ha aggiunto Caruana - «i tassi di default sui pagamenti continueranno con tutta probabilità ad aumentare».A questo punto rimbalza in tutto il globo la leninista domanda: «che fare?». La risposta l'ha data due giorni fa, in una intervista al Financial times, Strauss-Kahn. Per il direttore generale del Fondo, la soluzione è una sola: «Sta diventando evidente la necessità di un intervento dei governi». Strauss Kahn in altri tempi è stato ministro dell'economia in Francia. Di formazione è «socialista»: sarà per questo che lancia la proposta del «socialismo bancario». Un socialismo a senso unico: quello che propone è una «socializzazione delle perdite». Ma quella di Kahn non è una sortita personale.L'intervento pubblico (per salvare il sistema creditizio) è diventato una costante: lo hanno praticato in Gran Bretagna con la Northern Rock; negli Stati uniti per il salvataggio della Bear Stearns e lo praticano quotidianamente le banche centrali con finanziamenti giganteschi a tassi ridicoli che se fossero stati praticati ai poveri cristi per comprare casa ora non ci sarebbe la crisi che ci minaccia. Di più: c'è una commissione del Fondo monetario presieduta dal «nostro» Mario Draghi, governatore di Bankitalia, che a fine settimana farà proprie le indicazioni di Strauss-Kahn proponendo che dove non arrivano i capitali privati è necessario l'intervento del capitale pubblico. Insomma, il «socialismo bancario» trova sempre più sostenitori. Anche fra chi (è Draghi è uno dei tanti) sostiene che per Alitalia non ci deve essere aiuto di stato e che i salari non debbono aumentare altrimenti si innescherà una pericolosa spirale prezzi-salari. Come dire: il reddito fisso deve pagare la crisi senza fiatare.Un altro esempio della asimmetria della politica monetaria è dato dall'oro: il Fondo ha deciso di vendere parte delle riserve per raccattare 10-11 miliardi di dollari da impiegare per il salvataggio delle banche. Alcuni anni fa in Italia (ma non solo) si propose la vendita di parte delle riserve per finanziare lo sviluppo, per costruire case, strade, infrastrutture. La proposta fu giudicata al pari di una bestemmia: la «barbara reliquia» non potè essere toccata. Certo, un crollo del sistema bancario globale potrebbe fare molto male, ma provate a chiedere a decine di milioni di persone quanto male fa vivere senza casa e senza lavoro. Si domandava retoricamente Bertold Brecht «è più criminale chi rapina una banca o chi la fonda?».

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