No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080311

pet


Eccoli di ritorno i quattro ragazzini del Tennessee, capitanati da Jemina Pearl Abegg alla voce, col difficile secondo album di caparezziana memoria. Un paio di cambi di formazione (pare che addirttura uno dei due fratellini Orrall, Jake - nel loro garage sono nati i BYOP - si sia preso un anno sabbatico per andare in Islanda), ma il risultato non cambia, anzi, questo Get Awkward suona se possibile ancora più furioso, sempre allegro, intendiamoci, del debutto che portava il loro nome, uscito ormai due anni fa. Come due anni fa, la voce di Pearl e lo stile al quale si adegua mi ricorda ancora tantissimo i Jingo De Lunch, i suoni rimangono minimali, i pezzi sono cortissimi e tiratissimi, il punk rock è ancora la loro maggiore ispirazione, anche se in un paio di pezzi, nello specifico You're A Waste, dove ricordano gli Strokes, e Creepy Crawl, rallentano un po', e, si sa, quando rallentano la voce di Pearl ti stende più di quando strilla (ascoltare appunto Creepy Crawl per credere); in Becky, invece, sembra che rifacciano in chiave punk Locomotion di Little Eva!

Suonano ancora freschissimi e spaccano. Black Hole, Heart Throb, Bitches Leave, Zombie Graveyard Party, What's Your Damage e The Beast Within sono tutti potenziali singoli. Da ascoltare tutto d'un fiato.


Be Your Own Pet - Get Awkward

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