No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080208

io e i Metallica - capitolo 8




In treno fino a Torino, da dove partiva un bus che, passando da Milano, andava a Norimberga con un altro carico di metallari. Si parte la mattina da casa, si passa pomeriggio, notte e buona parte della mattina seguente in bus, con rare fermate. Circa 13 ore di bus, sia all'andata che al ritorno (metteteci pure quelle 6 orette di treno per Torino). Appena scendo dal bus devo correre in un bosco lì vicino per un'urgenza. Poi si entra. L'area è un campo enorme, alla fine ci staranno circa 80mila persone (diciamo 40mila in piedi a vedere il concerto e le altre 40mila orizzontali e completamente ubriachi); palco ovviamente mastodontico. Siamo d'agosto, e siamo partiti molto leggeri: ma non abbiamo pensato che qui siamo in Germania e fa freddo. Inoltre, piove. Appena entro mi compro 5 magliette (non ricordo precisamente, Anthrax, Slayer e qualcos'altro) e le indosso tutte. Ci facciamo forza. Gli altri, previdenti, hanno il chiodo d'ordinanza. L'inizio è alle 12,00. Aprono i Pretty Maids, glam-rock nord europeo dimenticabile. A seguire gli Helloween giocano in casa ma ricevono una scarpa da tennis sul palco ugualmente. Dopo ci sono i Cinderella, e non li dimenticherò mai più. Se chiudo gli occhi mi convinco di ascoltare degli inediti degli AC/DC, invece loro sono cotonati e truccatissimi. Il leader, Tom Keifer, è un portento, un animale da palco. Canta e suona la chitarra, spesso la lascia e quando è il momento di imbracciarla di nuovo, un roadie gli tira la sua Gibson Les Paul dal lato del palco: lui la prende e al volo si infila la cinghia e attacca a suonare. Il chitarrista solista Jeff LaBar è bravo e anche lui fa fare letteralmente i salti mortali alla sua Fender. Divento un loro fan, ma non lo dico tanto. Dopo arrivano i Ratt e fanno la loro figura. Ma ormai è il loro turno. Si fa largo un timido sole, e i Metallica sono sul palco. 45 minuti scarsi, ma non ce n'è per nessuno. Anche qualche pezzo del nuovissimo EP, e mi godo una delle 5 magliette comprate prima, Crash Course In Brain Surgery. Am I Evil è sublime. Non so se ne è valsa la pena, ma ormai è fatta.

Provo ad andare a pisciare, è un'odissea ma ce la faccio. Provo a mangiare, e alla fine mi incazzo col venditore di hot-dog "tetesco" perchè non mi caga. Sul palco c'è Ronnie James Dio, ma è accademia. Nel frattempo si fa notte, e salgono sul palco gli headliner, i redivivi Deep Purple. E' emozionante, suonano un paio d'ore e ci sono tutti i classici, la voce di Gillan stenta un pochino, ci avviamo verso il bus qualche pezzo prima della fine, siamo stravolti, è quasi mezzanotte. Il finale ci regala anche i fuochi d'artificio (in Germania fanno le cose bene), e io ho già in tasca il biglietto per rivedere i Purple esattamente una settimana dopo a Roma, scalinata del Palazzo Civiltà del Lavoro all'EUR. Ho fame, sonno, sete, sono stanchissimo, ma sono felice di aver fatto una cazzata grossa da raccontare ai nipoti quando sarò vecchio e senza capelli.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

haha bello bello!!!!!!
anche io fan cinderella

Anonimo ha detto...

Io invece della scarpa da tennis....